“Le mani sulla scuola”, il 12 febbraio iniziativa Flc Cgil Toscana a Firenze

“Le mani sulla scuola – La controriforma della secondaria”: è l’iniziativa, organizzata da Flc Cgil Toscana e Proteo Fare Sapere, in programma lunedì 12 febbraio ore 15-18 a Firenze presso l’IIS Leonardo Da Vinci in via del Terzolle 91.

IL PROGRAMMA (SCARICA IL PDF)

Introduce Pasquale Cuomo, Segretario Generale FLC CGIL Toscana; presiede Doriano Bizzarri, Presidente Proteo Fare Sapere Toscana

VOCI DALLE SCUOLE

● Gaetano Fabiano, IIS Salvemini-Duca d’Aosta di Firenze
● Giovanni Guastini, ITS Fermi-Giorgi di Lucca
● Orsetta Innocenti, IIS E.Santoni di Pisa

INTERVENTI E DOMANDE DEI PARTECIPANTI

CONTRIBUTI

● Beppe Bagni, CIDI, “Per un rapporto fra scuola, società e lavoro”
● Patrizia Salvadori, Proteo Fare Sapere Firenze, “Cooperazione e solidarietà: le sfide della comunità educante e democratica”

Conclude Gianna Fracassi, Segretaria Generale FLC CGIL

LA PRESENTAZIONE

Sulla riforma della secondaria escogitata dal Ministro Valditara (docente tutor e orientatore, percorso 4+2 negli istituti tecnico-professionali e Liceo del Made in Italy) continua ad aleggiare – sia sui media nazionali che nei luoghi deputati a un confronto specifico – una distrazione collettiva.
Eppure, la sperimentazione forzosamente imposta del 4+2 ha ricevuto prima un parere negativo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) e poi una sonora “stroncatura” da parte delle stesse scuole della Toscana (che ha registrato 4 sole adesioni su 113 istituti) e di tutta Italia, mentre un’opposizione alla figura del docente tutor e orientatore continua ad emergere in modo pressoché unanime in tutte le scuole superiori della Toscana.
In questo contesto, la FLC CGIL intende riproporre all’attenzione pubblica il dibattito su queste controriforme, che di fatto modificheranno profondamente la professione del docente e la sua libertà di insegnamento e taglieranno, negli istituti professionali e tecnici, un anno fondamentale per la formazione degli studenti, riducendo l’organico docente con l’introduzione di “esperti” provenienti dalle imprese.
Una scelta classista che incanala precocemente gli adolescenti che terminano le medie verso una sorta di nuovo avviamento al lavoro, limitandone di fatto l’accesso all’università.
D’altra parte, la sostituzione dell’indirizzo economico e sociale con un fumoso Made in Italy dimostra la volontà di svilimento del governo verso l’istruzione di secondo grado, oltre all’incapacità di garantire il diritto all’istruzione e di comprendere le reali necessità educative e pedagogiche degli studenti.

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