Scuola, no alla riforma Valditara: via alla campagna Flc Cgil Toscana

NESSUNO NE PARLA, FACCIAMOLO NOI! La Flc Cgil Toscana: “Respingere la riforma delle scuole superiori del Ministro Valditara (il c.d. percorso 4+2) e aprire un dibattito serio sul ruolo degli istituti tecnici e professionali”. Appoggio all’appello delle RSU dell’IIS Leonardo da Vinci di Firenze

Nel silenzio generale, quasi alla chetichella, il Ministro Valditara sta mettendo mano al sistema della secondaria di secondo grado, iniziando dall’introdurre in tutta fretta, fin dal prossimo settembre, una sperimentazione che vorrebbe ridurre di un anno il percorso di studi negli istituti tecnici e professionali, mentre in Parlamento è stato presentato un disegno di legge che inserisce questo progetto in un quadro più ampio di cambiamenti.
L’idea che sta alla base del progetto del Ministero è semplice: canalizzare precocemente gli adolescenti che terminano le medie verso una sorta di nuovo “avviamento al lavoro”, che li renda “occupabili” una volta raggiunta la maggiore età o al massimo li spinga a frequentare un ulteriore percorso biennale presso i nuovi Istituti Tecnologici Superiori (denominati ITS Academy), riccamente finanziati dai fondi del PNRR.
Il mondo della scuola ha fin da subito compreso le intenzioni del Ministero, ma è lo stesso decreto ministeriale a smascherarle, quando testualmente afferma che questa sperimentazione ha l’obiettivo di far crescere nella popolazione scolastica competenze per lo sviluppo dei territori, la competitività delle imprese, il trasferimento tecnologico. E’ un progetto a uso e consumo delle imprese, che tende a fare del percorso scolastico una sorta di addestramento, così da preparare gli adolescenti a essere manodopera “pronta all’uso” e – aggiungiamo noi – a basso costo per le imprese.
La povertà culturale di tale progetto è evidente: afferma che in quattro anni si devono raggiungere gli stessi obiettivi scolastici del regolare percorso quinquennale, ventilando la possibilità di un orario scolastico lungo tutta la giornata, con lezioni da tenersi eventualmente anche d’estate, o addirittura online (come se la didattica a distanza non avesse prodotto sufficienti danni); prevede di anticipare i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (già conosciuti come alternanza scuola-lavoro) addirittura al secondo anno di studio; intende diffondere la possibilità di sostituire la normale frequenza scolastica con contratti di apprendistato formativo appena compiuti i quindici anni; introduce attività didattiche svolte da figure prese dal mondo delle imprese, senza alcuna preparazione in materia didattica ed educativa.
Da parte nostra vogliamo rompere questo assordante silenzio e iniziare a promuovere un dibattito pubblico, che si concentri sul ruolo e l’importanza degli istituti tecnici e professionali nella formazione e nell’orientamento delle studentesse e degli studenti verso la prosecuzione degli studi o le scelte lavorative. Le giovani generazioni hanno bisogno di esperienze educative e formative di alto livello, con attività laboratoriali, esperienze in contesti reali, innovazioni didattiche, confronto con il mondo delle imprese guidato e mediato dai docenti.
Tutto l’opposto di quanto progettato da questo governo e dal Ministro Valditara.
A tal fine rilanciamo l’appello delle RSU dell’IIS Leonardo da Vinci di Firenze a respingere la proposta (l’appello è sottoscrivibile al seguente link (https://www.flc-toscana.it/joomla/index.php/chi-siamo/settori/1880-contro-la-filiera-professionale) e invitiamo i Collegi Docenti a bocciarla con una delibera contraria.
A breve la FLC insieme alla CGIL promuoverà anche iniziative e confronti pubblici con interlocutori politici e istituzionali.

Pulsante per tornare all'inizio