Antifascismo, ad Arezzo Cgil-Arci-Anpi-Pd contro celebrazioni per Oreste Ghinelli

Il Consiglio comunale di Arezzo, la massima istituzione cittadina, non può celebrare chi è stato contrario al valore costituzionale dell’antifascismo. Dichiarazione di Arci, Anpi, Pd, Alleanza Verdi Sinistra, Arezzo 2020, Cgil

Oreste Ghinelli è stato un politico, un avvocato e un artista. Questo si legge nell’invito per la commemorazione di Oreste Ghinelli. E’ stato anche ricordato il suo ruolo di consigliere comunale dall’immediato dopoguerra fino all’anno della sua morte. Quello che la Presidenza del Consiglio comunale non ha detto è che Oreste Ghinelli ha avuto la determinazione della coerenza con le sue scelte politiche giovanili, culminate con l’adesione alla Repubblica Sociale Italiana. Può esserci sfuggito ma non abbiamo mai letto una sua dichiarazione che potesse rappresentare un distacco dall’ideologia fascista nei suoi anni di direzione del Movimento Sociale. E nemmeno, ovviamente, nei suoi anni di impegno professionale – assolutamente legittimo e ancora una volta coerente con la sua storia politica – in difesa di imputati neofascisti coinvolti nella strategia nera e stragista degli anni Settanta. Quella stessa ideologia che è al centro della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione che vieta la riorganizzazione del Partito Nazionale Fascista.

Il Consiglio comunale non è il luogo opportuno per commemorare una figura politica, senza dubbio di assoluto rilievo, ma costantemente e coerentemente estraneo a un valore cardine della Costituzione. Per questa ragione invitiamo la Presidenza del Consiglio comunale a rivedere la sua decisione in quanto un luogo istituzionale espressione della Costituzione non può essere luogo per celebrare chi, quella stessa Costituzione non ha mai condiviso nei suoi valori antifascisti

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