Terzo settore, il 15 dicembre iniziativa Fp Cgil Toscana a Firenze

“Terzo settore: tra valore sociale e valore di mercato”: è l’iniziativa, organizzata da Fp Cgil Toscana, in programma venerdì 15 dicembre a Firenze presso la sede di Cgil Toscana (salone Placido Rizzotto, ore 9:30-14). Per partecipare da remoto, iscriviti qui,riceverai il link per il collegamento: https://forms.gle/5UtXuWQtkcwf4Sc58

IL PROGRAMMA (coordinamento Giuliana Mesina , Segretaria Fp CGIL Toscana)

Lo scenario politico-economico del Terzo Settore, contributo di Vittorio Pelligra, Professore di Politica Economica, Università di Cagliari; Il lavoro nel Terzo Settore e i suoi fabbisogni, introduzione di Bruno Pacini, Segretario Generale Fp CGIL Toscana

Interventi: Alberto Grilli, per Legacoop, Confcoop-Federsolidarietà, AGCI Toscana; Andrea Blandi, Uneba Toscana; Sirio Bussolotti, Aret ASP; Simone Bezzini, Assessore regionale Diritto alla Salute e Sanità; Serena Spinelli, Assessora regionale Politiche Sociali; Alessandra Nardini, Assessora regionale Istruzione, Formazione, Impiego; Eugenio Giani, Presidente della Giunta Regionale Toscana; Rossano Rossi, Segretario Generale CGIL Toscana.

Conclusioni: Michele Vannini, Segretario Nazionale Fp CGIL

LA PRESENTAZIONE

La riflessione che ci si propone di fare parte da un’analisi socio-economica del Terzo Settore, affidata al prof. Vittorio Pelligra, associato di Politica Economica all’Università di Cagliari. A questa segue l’intervento di Bruno Pacini, Segretario Generale della Fp CGIL Toscana, che posizionerà la categoria all’interno di un percorso di rivendicazione e di avanzamento contrattuale per tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore.
Seguirà poi a una tavola rotonda alla quale sono chiamati a partecipare esponenti della Politica Regionale, Presidente e Assessori, le Associazioni Datoriali, e la Cgil Toscana.
In una fase come quella che stiamo attraversando, dove aumentano le disuguaglianze e si aggrava la crisi economica, il ruolo del Terzo Settore inevitabilmente risulta centrale per garantire alcuni diritti di cittadinanza: come Fp CGIL rappresentiamo chi opera in queste realtà e sentiamo la necessità che ogni attore in campo lavori per garantire congiuntamente qualità dei servizi e qualità del lavoro.
Tra le varie filosofie economiche cui si ispirano i modelli di gestione dei servizi, restiamo convinti che sia da salvaguardare quello che affida un ruolo centrale allo Stato e alle comunità: è solo così che risulta valorizzato il capitale sociale e rafforzate le relazioni fiduciarie tra società civile e pubblica amministrazione.
La storia e la situazione attuale della nostra regione è fortemente caratterizzata dalla presenza di realtà associative e di volontariato nel campo del sociale: un mondo non esente dalle trasformazioni socio-economiche che sempre più in questo settore individuano un mercato, che come tutti i settori di mercato rischia di subordinare la finalità sociale agli obiettivi di profitto.
La macro-impresa profit nel Terzo settore vede agire come competitor player addirittura internazionali, finendo quindi per perdere del tutto l’originale forma associativa.

Alcuni numeri in Toscana (fonte Cesvot): 28.200 istituzioni no profit; 469.500 volontari e oltre 52 mila dipendenti a cui si sommano quelli di enti profit; il 33% delle associazioni operano in ambito sanitario, il 31% in ambito sociale.

E’ evidente che parliamo di un settore non marginale, sia per i servizi che garantisce, sia per ’entità di occupati e di valore economico e sociale generato.
Per affrontare le sfide attuali e future pertanto è importante che si generi sinergia fra gli attori coinvolti nel sistema affinché il valore economico e il valore sociale prodotto dal Terzo Settore non prendano strade divergenti, scaricando sul contenimento dei salari e sulla compressione della qualità dei servizi quello che appare come un vero e proprio paradosso economico.

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