Israele-Palestina, Cgil e Flc Firenze: “L’ateneo fiorentino giochi un ruolo da protagonista per una forte iniziativa condivisa sulla pace. Questo auspichiamo da una delle più prestigiose realtà culturali della città. Stigmatizziamo la gestione con la forza della manifestazione pacifica degli studenti di martedì scorso”
La terribile escalation militare che da molti giorni sta causando migliaia di vittime a Gaza scuote drammaticamente le coscienze di tutte e tutti; le ragioni della pace sembrano scomparse dal discorso pubblico e solo in queste ore pare faticosamente raggiunta una fragile e breve tregua, che tuttavia non scongiura in alcun modo la ripresa del conflitto e nuove drammatiche conseguenze sull’incolumità dei civili.
Da più parti si stanno intensificando le voci e le iniziative volte a promuovere un cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, il soccorso alla popolazione civile e il rispetto della legalità internazionale sulla base delle risoluzioni dell’ONU.
A fianco di associazioni, sindacati, movimenti e singoli cittadini il mondo della Conoscenza riveste un ruolo centrale, attraverso la Scuola, l’Università e le varie istituzioni culturali presenti nel paese. A maggior ragione questo deve avvenire nel nostro territorio, la cui vocazione democratica e pacifista si è concretizzata anche recentemente, quando, lo scorso ottobre, più di diecimila persone hanno dato vita alla prima grande iniziativa pubblica avvenuta nel nostro paese, la fiaccolata silenziosa fino all’Abbazia di San Miniato.
In questa prospettiva riteniamo molto importante che l’Università di Firenze assuma quanto prima un ruolo da protagonista, anche attraverso i suoi organi di governo, per una forte iniziativa culturale e civile, condivisa con tutte le componenti interne (docenti, personale amministrativo, tecnico e bibliotecario, studentesse e studenti) e rivolta a fornire un concreto contributo alle ragioni della pace e della convivenza fra i popoli.
Questo auspichiamo da una delle più prestigiose realtà culturali di Firenze e questo la CGIL è pronta a supportare con il proprio contributo.
Inoltre non possiamo che stigmatizzare il fatto che una manifestazione pacifica venga gestita con l’uso della forza. Per quanto avvenuto martedì scorso in piazza Brunelleschi, torniamo a esprimere la nostra preoccupazione per il rischio che in città attecchisca una tendenza a vedere la dialettica sociale esclusivamente secondo la lente dell’ordine pubblico, senza che invece si provi ad affrontare le ragioni del protagonismo sociale che sono alla base di un sistema democratico.
CGIL Firenze – FLC Cgil Firenze