La FISAC CGIL di Lucca e la FISAC CGIL Toscana stigmatizzano come gravi e inquietanti le affermazioni fatte da esponenti di maggioranza del consiglio comunale cittadino, nella seduta del 18 ottobre u.s., che hanno accompagnato la bocciatura della proposta dell’opposizione di dedicare una via o una piazza a Sandro Pertini.
Ricordiamo che con la sua elezione a presidente della Repubblica nel 1978, Pertini aveva saputo unificare il popolo italiano nei valori della democrazia, dell’onestà e della Resistenza al fascismo, di cui era stato una figura centrale negli anni della guerra. Grazie anche alle virtù che aveva saputo incarnare, si è poi guadagnato, a detta di molti, il titolo di presidente più amato della storia d’Italia.
A sorprendere non è però solo il netto rifiuto della proposta arrivata dalla maggioranza del consiglio comunale, ma anche le motivazioni per cui questa non è stata accolta: oltre all’intenzione di respingere la mozione, purtroppo, il nodo della questione ha riguardato proprio la militanza partigiana di Pertini.
Questo rappresenta a nostro avviso un fatto grave, visto che si tratterebbe di un’ammissione della non aderenza dell’attuale amministrazione comunale al valore dell’antifascismo, elemento fondativo della nostra Costituzione. Ciò costituisce un ennesimo atto di revisionismo storico, portato avanti dai partiti della destra italiana, con l’inclinazione a condonare il fascismo come una normale inclinazione politica, invece di riconoscerlo come il movimento assolutistico, violento e inumano che fu in realtà.
Ci associamo quindi alle critiche ferme e risolute rivolte dalla CGIL di Lucca alla decisione presa dall’amministrazione Pardini, e ancor di più alle motivazioni addotte per essa, in quanto portatrici di ideali contrari ai valori di libertà e democrazia fondanti della nostra Repubblica, risultando così un’occasione mancata per il riconoscimento di una figura storica di grande valore, e un danno per l’immagine per la città di Lucca.
Fisac Cgil Toscana, Fisac Cgil Lucca