Landini,’serve piano straordinario per garantire diritto studio’. ‘Andare a prendere soldi dove sono e fare seria riforma fiscale’
“Siamo di fronte alla necessità di investire con un piano straordinario per fare in modo che il diritto allo studio sia garantito a tutte le persone e ci sia la possibilità di avere quelle figure di cui abbiamo bisogno, penso ai medici e alla sanità. Bisogna che il diritto alla formazione diventi un diritto permanente di tutte le persone. E non come adesso che in realtà figli di lavoratori dipendenti, di operai di persone normali in molto casi non sono nella condizione di garantire ai figli di studiare perché i costi sono proibitivi”. Lo ha detto Maurizio Landini, segretario nazionale Cgil, a Firenze per l’assemblea nazionale Flc Cgil sulla situazione dell’Università. “Oggi – ha aggiunto Landini – chi va all’università ha il problema della casa, del costo dell’iscrizione, è chiaro che affrontare questo tema significa andare a prendere i soldi dove sono e fare una seria riforma fiscale. Perché un paese che ha più di 110 miliardi di evasione fiscale è lì che deve andare a prendere i soldi per garantire i diritti a tutte le persone, a partire dal diritto allo studio, il diritto alla sanità e il diritto a un lavoro che non sia precario”. (ANSA).
LA FLC
Un’assemblea partecipata e concreta con i lavoratori, le studentesse, gli studenti, le associazioni, le forze politiche, per parlare di ciò che serve alla nostra università.
È in atto un definanziamento di tutte le istituzioni della conoscenza e un paese che non investe in conoscenza abbassa inevitabilmente livello di democrazia.
L’accesso all’università è sempre più difficile, sempre più costoso. C’è un’idea di selezione, di classe, una nuova segregazione, che riguarda i percorsi di istruzione a partire dalla scuola.
E bisogna superare il lavoro precario su cui si fonda tanta didattica e il lavoro dei tecnici amministrativi nelle università.
I tempi saranno duri per i nostri settori.
“La FLC CGIL, ha detto Gianna Fracassi, è in campo per cambiare le cose. Costruiremo iniziative come queste in tutte le università del Paese”.