La Fp Cgil Prato propone “una coalizione sociale per tutelare la salute pubblica”

Difendiamo l’art.32 della Costituzione. Fp Cgil Prato: “Una coalizione sociale per tutelare la salute pubblica”

«Una coalizione sociale di scopo che metta insieme operatori, cittadini, lavoratori, istituzioni, associazioni sociali», è questa la proposta pubblica lanciata, dal palco della Sala Banti, dal segretario generale della Fp Cgil Pistoia Prato Sandro Malucchi per tutelare «la sanità e la salute pubblica».

E per lanciare il messaggio «di una battaglia che faremo fino in fondo», per dirla con Pasquale D’Onofrio segretario Fp Cgil Medici e dirigenti sanitari Toscana (“Difendiamo l’art. 32 della Costituzione” recitava infatti così il titolo dell’assemblea), la Fp Cgil Pistoia Prato ha riunito a Montemurlo consiglieri regionali (Ilaria Bugetti, Federica Fratoni, Marco Niccolai), sindaci (di Montemurlo Simone Calamai, che come ospite ha aperto l’incontro con un messaggio di saluto), sindacalisti (i segretari generali di Pistoia e Prato delle Camere del Lavoro Daniele Gioffredi e Lorenzo Pancini e dello Spi Cgil Prato Andrea Brachi e Luciano Lacaria), consiglieri comunali, rappresentanti delle istituzioni sanitarie (Simone Faggi presidente della Società della Salute pratese), ma soprattutto lavoratori, del comparto sanità e non solo.

D’Onofrio ha spiegato, come da tempo «sia in corso uno strisciante abbandono della sanità pubblica, il venir meno del suo carattere “fondamentale” – unica volta che questa parola citata nell’art. 32 compare nella Costituzione – di diritto individuale, che riguarda tutti, se sei cittadino o migrante, e di bene comune, gratuito e universale. Il Sistema sanitario nazionale è vicino alla sua implosione, con una quota di finanziamento sul Pil vicina a quella soglia che per l’Organizzazione mondiale della sanità pregiudica la salute collettiva. Il governo sta programmando e pianificando il suo collasso. Non siamo disposti a perdere tutto questo, non siamo disposti al venir meno di un diritto che attiene alla nostra vita, e alla possibilità di assicurare condizioni d’esistenza dignitose, per ognuno di noi».

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