In relazione a quanto emerso sulla stampa sul progetto chronica.net esprimiamo tutta la nostra contrarietà e preoccupazione.
La Cgil provincia di Livorno è sì fermamente convinta che si debba investire di più per limitare le ospedalizzazioni dei pazienti affetti da patologie croniche ma allo stesso tempo ritiene che a prendersi carico di tali pazienti debba essere il Sistema sanitario pubblico e non altri soggetti.
Per come apprendiamo dalla stampa riteniamo irricevibile che i dati sanitari di un cittadino possano essere liberamente trasmessi dalla banca dati di un medico di medicina generale all’altro bypassando il sistema pubblico.
Ci è stato più volte ripetuto che i medici in pensionamento, per motivi di privacy, trovano grosse difficoltà a trasmettere il fascicolo sanitario di un paziente al medico subentrante. Com’è possibile adesso che in relazione al progetto chronica.net non ci si imbatta nelle stesse problematiche di privacy?
Segnaliamo inoltre che esiste già il progetto “A casa in buona compagnia”, finanziato con risorse del Pnrr e legato al Sistema sanitario nazionale, che ha come obiettivo quello di gestire la cronicità attraverso la telemedicina. Non sarebbe meglio puntare su questo progetto invece di spendere soldi per uno nuovo che oltretutto porta alla esternalizzazione dei servizi?
Per le motivazioni sopra esposte chiederemo un incontro urgente alla Regione Toscana e all’Asl per approfondire la questione. Se dovesse essere come riportato dalla stampa per noi sarebbe inaccettabile.
Monica Cavallini (vicesegretaria generale Cgil provincia di Livorno)
Giuseppe Bartoletti (segretario generale Spi-Cgil provincia di Livorno)