Assistenti domiciliari, presidio sotto Palazzo Vecchio a Firenze

Assistenti domiciliari, “carenza organica e cattiva organizzazione del lavoro”: a Firenze presidio (con Fp Cgil, Cisl Fp, Usb e Cub) in piazza Signoria davanti Palazzo Vecchio. “Il Comune intervenga”

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La gestione del servizio di assistenza domiciliare da parte della Cooperativa Elleuno non funziona e lo diciamo ormai da tempo, da quando è iniziata la loro gestione del servizio comunale, un anno e mezzo fa. Un servizio importante per la città di Firenze con interventi presso il domicilio su persone anziane, adulte o di minore età che si trovino in condizione di fragilità o di non autosufficienza a causa di disabilità
Si tratta di 150 assistenti domiciliari coordinate da un gruppo di lavoro non adeguato come numero per organizzare correttamente il servizio. Carenza organica che di conseguenza crea molte criticità agli operatori del servizio come gli orari di lavoro contrattuali non rispettati, con spostamenti dell’orario comunicati all’ultimo momento o non comunicati proprio ai lavoratori, creando di conseguenza disagio all’utenza. Oppure comunicazioni dal coordinamento che arrivano fuori orario di lavoro dell’assistente domiciliare, ma allo stesso tempo impossibilità di rintracciare il coordinamento per comunicare eventuali emergenze fuori dagli orari di ufficio o nei festivi (il servizio è previsto tutti i giorni dalle 7 alle 22);
Ed ancora criticità anche nell’organizzazione delle zone di intervento, ci sono lavoratori che arrivano a svolgere anche 10 utenti nella stessa giornata con spostamenti fino a 20 chilometri al giorno.
Permangono, poi, grandi difficoltà nell’utilizzo dell’applicazione telefonica per la rilevazione della prestazione lavorativa; applicazione telefonica non adatta per questa tipologia di servizio. Lo diciamo da sempre, per rilevare la prestazione si fa solo perdere tempo al lavoratore.
Ma ci sono anche problematiche retributive, come il mancato adeguamento dei rimborsi chilometrici al nuovo contratto integrativo regionale, il mancato riconoscimento dei costi sostenuti per il parcheggio del proprio mezzo di trasporto durante il servizio e una banca delle ore, per alcuni operatori, fuori controllo a causa della cattiva programmazione degli orari di lavoro.
Tutte queste cause non fanno altro che aumentare lo stress per le lavoratrici e i lavoratori dei servizi che si trovano spesso impossibilitati a organizzare i propri tempi di vita rispetto a quelli di lavoro.
Cattiva organizzazione del lavoro e tempi ristretti per gli spostamenti aumentano il rischio di incidenti sul lavoro e l’ultimo incidente purtroppo è stato fatale, con la tragica morte della collega Marina Flores Olivos.
E’ dovere del datore di lavoro, ma anche di chi appalta il servizio, ridurre al minimo il rischio di infortunio sul lavoro, in questo caso anche riducendo al minimo il numero degli spostamenti tra un utente e l’altro e i chilometri da percorrere. E lo è ancora di più visto i tanti gravi incidenti stradali che quotidianamente avvengono sulle strade della nostra città.
Per tutti questi motivi oggi siamo stati in presidio sotto palazzo Vecchio. Abbiamo chiesto al Comune di Firenze, in quanto ente appaltante, di garantire alle lavoratrici e all’utenza del servizio di assistenza domiciliare le migliori condizioni possibili per poter continuare a offrire questo servizio; servizio che come sempre in questi anni è proseguito garantendo qualità e continuità grazie alla grande abnegazione degli operatori stessi, impegnati ogni giorno a fornire assistenza a cittadini della nostra città in condizioni di fragilità.

Firmato: Fp Cgil, Cisl Fp, Usb e Cub Firenze

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