Ha visto un’abbondante ed interessata partecipazione, sia dal punto di vista del pubblico che da quello dei relatori intervenuti, il convegno “Diritto alla salute: ospedali e servizi socio sanitari nel territorio” organizzato a Massarosa dallo SPI Cgil della provincia di Lucca.
Ne è scaturito un preciso identikit dello stato attuale del sistema sociosanitario a livello provinciale, ma anche nazionale, grazie ai contributi dei numerosi e prestigiosi ospiti e di un pubblico che ha dimostrato un acceso interesse.
Dopo l’introduzione del Segretario Generale dello SPI Cgil provinciale, Roberto Cortopassi, tra i principali promotori dell’iniziativa, la parola è dunque passata alla sindaca di Massarosa Simona Barsotti, che ha portato i suoi saluti, ma anche un breve resoconto dell’attività del suo comune in questo ambito. Tra gli argomenti principali in quest’ultimo ambito vi è certamente la delibera approvata giusto lunedì sugli interventi necessari per adeguare il servizio sanitario locale ad un adeguato livello di prestazioni, casa della comunità di Massarosa in primis. Intenzione che si scontra però con la scarsità di risorse da destinare alla sanità.
In seguito, il Segretario Generale della Cgil provinciale, Fabrizio Simonetti, in qualità di moderatore, ha poi presentato un riassuntivo quadro generale di questo settore in crescente difficoltà, soprattutto a causa di una serie di manovre politiche che si muovono in direzione di un definanziamento e un depotenziamento del sistema sanitario pubblico, a fronte di una sempre maggiore richiesta legata all’invecchiamento della popolazione.
Il primo vero e proprio intervento è stato poi effettuato da Monica Cavallini, Coordinatrice Cgil della ASL Toscana Nord-Ovest, che, dopo aver illustrato le caratteristiche dell’attuale sistema sociosanitario, basato sugli ospedali per le acuzie e sui servizi territoriali per le cronicità, ha sviscerato le difficoltà reali del sistema. Tale divisione dei ruoli viene infatti spesso disattesa, così come le richieste di servizi dell’utenza, a causa di una carenza di servizi, in particolare quelli territoriali, legata a sua volta ad una carenza di personale e, soprattutto, risorse.
Dopodiché è stata la volta della sindaca di Altopascio, Sara D’Ambrosio, intervenuta in vece del presidente della provincia Luca Menesini, la quale ha spiegato come una messa a sistema dei servizi sociosanitari sia un punto di partenza per rispondere alle esigenze dell’utenza.
Sono poi intervenuti i tre responsabili delle zone distretto in cui la ASL Toscana Nord Ovest ha diviso la provincia di Lucca, che hanno portato la loro testimonianza dei problemi che vengono affrontati quotidianamente sul territorio provinciale, alcuni comuni (come, ad esempio, la carenza di risorse economiche e, di conseguenza, anche di personale e strumentazione), altri invece legati alle specificità del territorio. La prima a parlare è stata Eloisa Lo Presti, direttrice della zona distretto Lucca e Piana, che ha chiarito come l’efficientamento dei servizi sociosanitari passi in primo luogo dall’integrazione degli stessi, per creare una rete in grado di farsi carico dei bisogni dei cittadini. La ha seguita Alessandro Campani, direttore della zona distretto della Versilia, che oltre a riprendere i temi già presentati, ha fatto il punto sui problemi del territorio da lui curato, tamponati proprio da un’integrazione dei servizi offerti dai vari attori sociosanitari locali. Fabio Costa, direttore della zona distretto della Valle del Serchio, ha invece posto l’accento sulle difficoltà legate alle particolarità geografiche di quel territorio, che si caratterizza come area interna, e che pertanto è caratterizzato da difficoltà di collegamento e dalla bassa attrattività della zona per i professionisti sanitari.
Maria Stella Adami, responsabile del dipartimento di Medicina Generale della ASL Toscana Nord-Ovest, ha poi parlato della carenza dei medici di famiglia e della crescente difficoltà con cui queste figure si possono reperire.
È stato poi il turno dell’intervento dell’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, che ha ripreso le tematiche già trattate ponendole dal punto di vista regionale, e ha richiamato l’attenzione sulle politiche portate avanti dal Governo Meloni, che ancor più dei precedenti governi sta puntando su un forte definanziamento del settore sociosanitario, che potrebbe portare ad un depotenziamento del sistema pubblico e ad una conseguente crescita dell’importanza di quello privato, rischiando così di perdere le caratteristiche di gratuità e universalità.
Paola Galgani, responsabile per la Cgil Toscana del settore sanità, ha poi riassunto i temi presentati dai vari relatori, riportandoli in un quadro d’insieme dalle tinte fosche, per poi passare la parola al Segretario Generale della Cgil Toscana Rossano Rossi per le conclusioni e l’invito a prendere parte alla manifestazione nazionale del 7 ottobre, che si svolgerà a Roma, portando tra i suoi punti di interesse primari proprio la tutela del sistema sociosanitario nazionale.