Esplosione in fabbrica: Cgil, a Casalbordino altri tre crimini

“Infortuni così gravi se si ripetono è perché non si è fatto nulla, sono la cartina tornasole delle condizioni di lavoro, e non chiamiamoli incidenti, sono crimini. Alle famiglie dei lavoratori coinvolti esprimiamo tutta la nostra vicinanza”. Lo afferma la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David a seguito dell’esplosione all’interno della Sabino Esplodenti di Casalbordino, provincia di Chieti, che ha causato la morte di tre operai e diversi feriti.

“Riprendendo le parole del nostro Presidente della Repubblica ‘i morti sul lavoro di queste settimane ci dicono che non stiamo facendo abbastanza’, ricordiamo – sottolinea Re David – che in questa fabbrica il 21 dicembre 2020 persero la vita altri tre operai, e domani si terrà davanti al Gup del Tribunale di Vasto l’udienza preliminare relativa alla precedente esplosione”.

“Chiediamo – prosegue la dirigente sindacale – un’immediata intensificazione dei controlli a partire proprio da quei luoghi di lavoro in cui si sono già registrati degli incidenti gravi e in cui si svolgono lavorazioni ad alto rischio”. Inoltre, aggiunge la segretaria confederale: “Serve una Procura Nazionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, perché nessuno resti impunito. Infine – conclude – chiediamo urgentemente un tavolo di confronto su salute e sicurezza per porre fine a questo crimine”.

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