Appalti pulizie Alia, personale riassunto alle stesse condizioni salariali e normative. La Filcams Cgil Firenze: “Tutelati i diritti di lavoratori e lavoratrici e la qualità del servizio”
Tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici saranno riassunti e riassunte alle stesse condizioni salariali e normative: è quanto è emerso dall’incontro di ieri tra rappresentanti sindacali e Cooplat, che da domani subentrerà a L’Operosa nella gestione degli appalti delle pulizie in Alia. Si tratta di una quarantina tra lavoratori e lavoratrici diretti/e (una unità su Pistoia, cinque su Prato, una decina su Empoli e il resto su Firenze) e di una quantità di lavoratori ancora non precisata, su Prato e Pistoia, in forza ad una cooperativa in subappalto da Cooplat.
La Filcams Cgil lunedì scorso aveva lanciato l’allarme per il rischio di un taglio di ore di lavoro e stipendi del personale del 25%, aprendo lo stato di agitazione, trovando la solidarietà di Fp Cgil Firenze e Fp Cgil Prato-Pistoia (che in una lettera ad Alia sono intervenute nella vertenza in questione) e lanciando un appello ad Alia e Cooplat affinché fosse trovata una soluzione. Ieri Alia aveva sottolineato come Cooplat si fosse impegnata a garantire il riassorbimento del personale alle stesse condizioni. “Grazie all’iniziativa sindacale e di lotta, e alle aperture delle controparti, siamo arrivati a una soluzione ragionevole che tutela i diritti di lavoratori e lavoratrici e la qualità di un servizio importante”, dicono Umberto Marchi di Filcams Cgil Firenze e Fabio Fantini della Filcams Cgil Prato/Pistoia. “Siamo partiti in salita in questa trattativa – continuano i sindacalisti -, era insperato l’accordo in questa maniera, ma la ragionevolezza ha portato a ottenere risultati, i lavoratori che ci hanno manifestato la loro soddisfazione. Le parti, nell’accordo sottoscritto, hanno anche stabilito che si ritroveranno entro la fine del mese di ottobre, o comunque a richiesta di una delle parti, per esaminare il cambio di appalto verificando che tutto torni a dovere, considerato che i lavoratori già con L’Operosa lamentavano la mancanza di ore”.