Gara regionale lavori risanamento acustico nelle strade, perplessità Feneal-Filca-Fillea

Daniele Battistini, Simona Riccio e Alessia Gambassi rispettivamente Segretari Regionali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea CGIL Toscana manifestano perplessità rispetto alla scelta del criterio di aggiudicazione per la gara indetta dalla Regione Toscana per l’affidamento di lavori di risanamento acustico su strade regionali in quattro lotti, per un valore totale stimato di Euro 22.011.028,84

Noi sosteniamo da tempo che si deve procedere in modo che i criteri di affidamento contribuiscano a qualificare il settore e sostenere la capacità di fare impresa, in particolare valorizzando gli investimenti nelle risorse umane, conciliando semplificazione e qualità del sistema, che sono fondamentali per la qualità del lavoro che si intende realizzare. Crediamo che nessuno pensi che sia possibile costruire un’opera innovativa e di qualità con personale non qualificato, e magari con contratti di lavoro al massimo ribasso.

A nostro avviso sarebbe stato opportuno scegliere come criterio di aggiudicazione non il minor prezzo ma l’offerta economicamente più vantaggiosa, basata sul miglior rapporto tra qualità e prezzo, che premia le offerte migliori da un punto di vista tecnico qualitativo e non solo dal punto di vista economico, garantendo maggiori possibilità di aggiudicazione dei lavori a imprese qualificate che investono sul personale rispettando regole e diritti.

Per noi il punto centrale è la qualità del lavoro, che passa indiscutibilmente da una riqualificazione anche delle stazioni appaltanti per centrare l’obiettivo di qualificare sempre di più il nostro comparto, nell’interesse dei lavoratori e delle imprese che rispettano le norme sulla sicurezza e la corretta applicazione dei contratti.

Il ricorso al massimo ribasso produce in generale ribassi medi più alti, in parte a nostro avviso dovuti alla possibilità di scaricare sui subappaltatori costi e rischi di impresa che si riflettono spesso in risparmi sulla qualità dei materiali, dell’organizzazione di cantiere, salute e sicurezza, tempi più lunghi di pagamento di salari e contributi in cassa edile oltre che dei fornitori.

Dobbiamo sicuramente continuare il confronto sul tema del subappalto a cascata, un rischio che a nostro avviso deve essere in tutti i modi evitato.
Se non si vuole che i cantieri diventino una “giungla” ci devono essere scelte politiche chiare sulla traccia delle indicazioni che provengono anche dal livello comunitario.

Ci auspichiamo di avviare in tempi celeri con la Regione Toscana un tavolo di confronto per discutere di tutti questi aspetti, confronto che servirà a sottolineare l’importanza di alcune scelte, le quali se non fatte nella giusta direzione possono penalizzare i lavoratori sia sotto il profilo della sicurezza che dal punto di vista contrattuale.

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