Infortuni: Cgil, rivedere impianto Pcto per assicurare sicurezza studenti

“È necessario rivedere l’impianto dei PCTO per assicurare la sicurezza degli studenti e delle studentesse in formazione. Lo abbiamo ribadito con forza quest’oggi, insieme alla categoria della Flc Cgil, al tavolo che si è tenuto al ministero del Lavoro sui Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”. Ad affermarlo, in una nota, la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David presente oggi, assieme ad una delegazione della Flc Cgil, all’incontro con il ministero del Lavoro e rappresentanti dei ministeri Istruzione, Università, Ricerca e dell’Inail.
Per la dirigente sindacale “va aperta una discussione di merito sullo strumento PCTO in particolare sulla non obbligatorietà dell’alternanza scuola lavoro. Con la Flc Cgil abbiamo rappresentato tutti i pericoli connessi a questa obbligatorietà del monte ore, tale da determinare la necessità da parte delle scuole di utilizzare tutte le possibilità di formazione in azienda presenti sul territorio, spesso non potendo effettuare la dovuta selezione delle imprese in relazione alla sicurezza. Inoltre, abbiamo evidenziato il pericolo dell’utilizzo degli studenti in PCTO come forza lavoro, invece deve essere centrale la formazione, e fondamentale il ruolo delle organizzazioni sindacali e delle RLS per il controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“Abbiamo rilevato – aggiunge Re David – che il cosiddetto decreto Lavoro acquisisce una serie di indicazioni che avevamo già segnalato nel precedente incontro tenutosi a gennaio presso il ministero dell’Istruzione: l’istituzione di Registro delle imprese, la previsione di una specifica sezione all’interno del documento di valutazione dei rischi, allegata alla convenzione tra l’impresa e la scuola, dedicata alle attività che vengono effettuate dalle studentesse e degli studenti. Anche l’introduzione della tutela assicurativa per studenti e personale con l’erogazione dell’indennizzo da parte dell’Inail in caso di decesso è positiva, ma questa misura però ci lascia insoddisfatti poichè la copertura assicurativa sarà valida solo per un anno. Permangono significative criticità: la mancata istituzione del registro dei tutor aziendali e della differenziazione dei luoghi in base al rischio con presenza di un più elevato numero di tutor aziendali diversificati per attività ad alto rischio, medio rischio e basso rischio”.
“Consideriamo inutile e addirittura controproducente – sottolinea la segretaria confederale – l’istituzione di nuove figure come quella introdotta dal decreto legge 48 come il docente coordinatore di progettazione che si sovrappone agli altri tutor frammentando le responsabilità e ricadendo sul personale delle scuole sempre a costo zero”.
“Nonostante la disponibilità dimostrata ad ascoltare i suggerimenti che sono stati posti dalle organizzazioni sindacali non è stata assicurata alcuna prosecuzione della discussione sull’impianto complessivo dei PCTO ed è stato avviato un percorso di incontri su ulteriori temi relativi al tema della sicurezza sul lavoro”, conclude Re David.

Pulsante per tornare all'inizio