I venti anni di Nidil Cgil e i 10 anni dalla morte di Enrico Hablik: venerdì 7 luglio presso la Camera del lavoro di Firenze in Borgo Greci 3 il seminario e il ricordo organizzati da Cgil e Nidil Cgil.
“2003-2023: Nidil Cgil Firenze, venti anni di sindacato atipico”: appuntamento ore 15:30 presso la Camera del lavoro in Borgo Greci 3 (Salone Di Vittorio)
IL PROGRAMMA (SCARICA IL VOLANTINO)
– ore 15:30 avvio dei lavori, introduzione di Ilaria Lani (Segretaria Generale NIdiL Cgil Firenze)
– ore 15:45 raccontiamo la nostra storia: dialogo tra vecchi e nuovi delegati e attivisti. Conduce Stefano Bartolini, Responsabile archivio storico Cgil Toscana
– ore 16:30 dibattito
– ore 17 tavola rotonda “La precarietà in questi venti anni e le sfide del sindacato” con: Alberto Gherardini, Professore Sociologia dei processi economici e del lavoro, Università di Torino; Eloisa Betti Ricercatrice in Storia contemporanea, Università di Padova; Andrea Borghesi, Segretario Generale NIdiL Cgil Nazionale; Bernardo Marasco, Segretario Generale Cgil Firenze. Moderatrice Giulia Tagliaferri, Segretaria NIdiL Cgil Firenze
– ore 18:30 conclusione dei lavori
“I lavoratori atipici si devono ‘autorappresentare’ all’interno della Cgil, e perché ciò avvenga oggi c’è bisogno di una ‘forzatura’ che difficilmente può avvenire all’interno di ogni singola categoria. Nidil rappresenta questa forzatura, ancora oggi necessaria” (Enrico Hablik)
A seguire, sempre in Camera del lavoro in Borgo Greci 3 a Firenze, l’iniziativa “Con Enrico, 10 anni dopo”. A dieci anni dalla scomparsa di Enrico Hablik, la Cgil di Firenze ricorda il compagno, l’amico e l’innovatore
IL PROGRAMMA (SCARICA IL VOLANTINO)
– ore 18:30 inaugurazione Saletta Hablik
– ore 19:00 Aperitivo/Cena a cura di Nidil Cgil (il ricavato sarà utilizzato per un progetto di comunicazione di Nidil Cgil Firenze)
– ore 20 monologo “S’apre la Camera di’ Lavoro”
– ore 21 spettacolo di Improvvisazione Teatrale a cura degli amici di Enrico
Durante la serata ci sarà spazio per racconti/aneddoti/ricordi di Enrico.
“C’è bisogno di ‘luoghi orizzontali’ dove la partecipazione non parta dal luogo di lavoro ma dal territorio e da lì intersechi l’organizzazione” (Enrico Hablik)