Dopo un periodo lungo tre anni, che ci ha visto (Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL di Lucca) affrontare una complessa fase di riorganizzazione industriale in Kedrion, compreso il pur sempre preoccupante “matrimonio” con un fondo finanziario, nella mattinata di mercoledì 28 giugno, abbiamo nuovamente incontrato la dirigenza aziendale, presente al completo, presso la sede lucchese dell”Associazione degli Industriali Toscana Nord che ha diretto i lavori.
L’azienda, sulla base delle nostre richieste, avanzate alcune settimane fa durante un incontro preparatorio, ha risposto ai quesiti più importanti (gestione della fase di riorganizzazione e prospettive future), rappresentando un quadro particolarmente dettagliato, sia del complicato periodo che ci lasciamo alle spalle, che delle prossime prospettive industriali.
In particolar modo per i siti di Bolognana e Castelvecchio Pascoli, la situazione che abbiamo attraversato ci ha visti impegnati nel tentativo di conciliare le esigenze sanitarie dettate dalla fase pandemica. Ovvero l’utilizzo di specifici ammortizzatori sociali, che hanno richiesto ben cinque diversi accordi collettivi e altrettante impegnative trattative, e la condivisione della definizione di tempi e modalità di riorganizzazione del personale dipendente, che ha visto l’applicazione di quattro strumenti diversi e uno specifico accordo di ricollocazione interna del personale impegnato in attività destinate ad essere sospese. Un gran lavoro sindacale che alla luce delle risposte ottenute, possiamo rivendicare con orgoglio e definire un pieno successo della contrattazione industriale, che vede un’azienda così importante uscire da una lunga condizione di penombra, tornando ad investire ingenti somme sul nostro territorio.
Dal quadro che ci è stato rappresentato dall’azienda, questa, nella sua dimensione multinazionale, conta oltre cinquemila dipendenti distribuiti su sette stabilimenti di produzione di farmaci, più altre numerose sedi amministrative, logistiche e di sviluppo industriale sparsi nei vari Paesi del Mondo.
Per quanto riguarda la più importante distribuzione industriale, registriamo che tre degli stabilimenti principali si trovano proprio sul nostro territorio nazionale, uno dei quali a Napoli e due in Garfagnana, territorio lucchese che continua ad essere anche la sede legale dell’intera Holding.
Come abbiamo detto, per quanto riguarda lo sviluppo industriale ci riteniamo soddisfatti della gestione sindacale fin qui operata. Infatti la Direzione Aziendale ci ha descritto il dettaglio degli investimenti prossimi e futuri che sono stati destinati alle sedi di Bolognana e Castelvecchio Pascoli al fine di implementare alcune tipologie di farmaci e processare maggiori volumi di plasma, tutte attività che al momento vengono svolte presso altri stabilimenti collocati all’estero.
Non serve sottolineare quanto, per i sindacati, siano proprio gli investimenti a rappresentare l’elemento di maggiore rilevanza, in quanto rappresentano lo strumento più efficace per riuscire a guardare al futuro con maggiore fiducia. Per noi, più volumi e più linee del farmaco rappresenteranno la necessità di una maggiore forza lavoro, che dal nostro punto di vista dovrà corrispondere anche a lavoro di buona qualità.
Al momento, è per questi motivi che ci riteniamo soddisfatti del lavoro fatto durante la fase più grigia di questa importante azienda. La riorganizzazione che abbiamo gestito con la fiducia dei lavoratori ci ha permesso di consolidare una realtà industriale che opera in un territorio già gravato dalle notevoli difficoltà logistiche e industriali, salvaguardando e conciliando occupazione e produzione.
Franco Galeotti Filctem Cgil Lucca
Andrea Satti Femca Cisl Toscana Nord
Giacomo Saisi Uiltec Uil toscana Nord