Croce Rossa Pisa, Fp Cgil in mobilitazione: “Situazione non più tollerabile”

Dallo scorso 2022, la rappresentanza sindacale aziendale (RSA) del comitato provinciale della Croce Rossa di Pisa e la FP CGIL di Pisa, hanno aperto una trattativa con l’Associazione, finalizzata ad affrontare alcune criticità organizzative relative ai servizi e ai Centri accoglienza stranieri (CAS), ma in particolare il personale rivendica con forza la corretta applicazione del contratto nazionale di lavoro e dei contratti aziendali, che non può più essere soggetta a deroghe o a sistematici e continui rinvii.
Nell’incontro del 29 maggio , ci sono state risposte parziali sugli aspetti organizzativi, con l’impegno dell’associazione a dare una risposta nei successivi dieci giorni, su materie fondamentali e per le quali il personale non è oltremodo disposto ad ulteriori dilazioni.
Infatti non è accettabile che il personale non abbia certezza del giorno di riscossione della retribuzione, nonostante il CCNL lo specifichi, ci sono istituti contrattuali arretrati degli anni precedenti non corrisposti, si sfugge alla definizione di alcune indennità che il CCNL prevede siano contrattate al livello aziendale.
Come da “prassi consolidata”, l’associazione ha comunicato il rinvio dell’incontro di oltre un mese rispetto ai tempi convenuti, manifestando ancora una volta, un comportamento inaffidabile e non rispettoso dei lavoratori e delle lavoratrici, nonché del ruolo della delegazione sindacale.
La “litania auto assolutiva” con la quale da sempre viene aperto ogni incontro, finalizzata ad impietosire la delegazione sindacale per le criticità di ordine economico che affliggono il terzo settore, è un rituale che ormai conosciamo bene e che non può più funzionare.
Abbiamo perfettamente cognizione che, purtroppo, l’associazionismo sta attraversando una fase complicata, per la crisi del volontariato e per il mancato adeguamento delle tariffe per i servizi socio sanitari da parte della committenza pubblica, ma il personale che ogni giorno svolge professionalmente il suo delicato lavoro deve vedere onorato il rispetto del contratto e invece sta perdendo salario.
Di fronte ad una situazione non più tollerabile, i lavoratori e le lavoratrici, inizieranno pertanto una fase di mobilitazione, che porterà alla dichiarazione dello stato di agitazione.

RSA CRI Pisa
Fp Cgil Pisa

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