Porto di Livorno, al via nuove assemblee. Filt-Cgil, Fit-Cisl e UilT: “Pronti a nuova stagione di rivendicazioni”

Le segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti sono pronte a una nuova stagione di rivendicazioni per tutelare i diritti dei lavoratori del porto di Livorno. Ieri presso la sede Cgil di Livorno si è riunito il coordinamento unitario dei delegati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti. L’iniziativa – a cui ha preso parte anche Michele Panzieri della Uiltrasporti Toscana – è stata organizzata per analizzare le criticità e le prospettive del porto labronico e per fare un bilancio dei risultati ottenuti a seguito dell’importante mobilitazione messa in atto sulle banchine livornesi a fine 2022 per rivendicare salari adeguati e sicurezza sul lavoro.
Nel corso dell’incontro è stato ribadito quanto sia importante che l’Autorità di sistema portuale eserciti con maggiore concretezza il suo ruolo regolatorio e di garanzia. Da parte dell’authority serve un cambio di passo, soprattutto nel far rispettare le regole: la competitività dello scalo non può reggersi sulla competizione sul costo del lavoro. Serve una svolta anche in tema di infrastrutture: l’arretratezza tecnologica dello scalo è sotto gli occhi di tutti.
I lavoratori ci hanno dato mandato di effettuare nelle prossime settimane un ciclo di assemblee e consultazioni per confrontarsi ulteriormente sul futuro dello scalo e sulle sue criticità. Su una cosa tutti sembrano essere d’accordo: in mancanza di risposte concrete da parte dell’authority scatterà una nuova stagione di mobilitazioni.

Giuseppe Gucciardo (Filt-Cgil)
Dino Keszei (Fit-Cisl)
Gianluca Vianello (Uiltrasporti)

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