“Abitare e lavorare a Firenze”, il 5 giugno convegno in Camera del lavoro

“Abitare e lavorare a Firenze – Casa, trasporti e salario per combattere la terziarizzazione debole della città – Contro l’espulsione della Working Class dalla città”: è il convegno, organizzato da Cgil Firenze, Filcams Cgil Firenze, Sunia e Ebtt, in programma lunedì 5 giugno a Firenze presso la Camera del lavoro in Borgo Greci 3 (salone Di Vittorio). Prevista la diretta Facebook sulla pagina Cgil Firenze

IL PROGRAMMA (SCARICA IL PDF)

Ore 9.15: relazione introduttiva di Bernardo Marasco, Segreteria Cgil Firenze

Ore 9.30 relazioni:
Giacomo Menegus, Univ. di Macerata e promotore campagna ATA, “Come regolare gli affitti brevi: una proposta a tutela della casa”; Laura Grandi, Segretaria Sunia Toscana, “La casa a Firenze: un lusso per pochi”; Vincenzo Esposito, architetto, “Firenze abitabile: servizi di prossimità, infrastrutture e ridistribuzione di funzioni per una città policentrica e per la sua transizione ecologica”; Maurizio Magi, Segretario Gen. Filcams Cgil Firenze, “Qualificare il lavoro e l’offerta turistica nel mercato ricettivo: lavoro irregolare, terziarizzazioni e appalti”

Ore 11 interventi:
Federalberghi, Confindustria, Confesercenti, Camera del Lavoro Cgil Venezia, On. Andrea Quartini (M5S), On. Ilaria Cucchi (SI), On. Federico Gianassi (PD), Unione degli Studenti, Progetto Firenze, Fillea Cgil, Vicepresidenza Scuola Edile, Legambiente, Giovanni Bettarini (Assessore alle attività produttive e al bilancio del Comune di Firenze)

Ore 13: conclusioni di Paola Galgani, Segretaria Generale Cgil Firenze

LA PRESENTAZIONE

Il fenomeno dell’overturism da una parte incrementa i valori della rendita e i costi dell’abitare, dall’altra propaga un lavoro “povero” che contrae sempre più la redistribuzione salariale. La forbice, che sempre più si apre tra incremento dei costi dell’abitare e terziarizzazione debole del mercato del lavoro, sta producendo una vera e propria espulsione della working class dalla città. Con i lavoratori e gli studenti, vittime di questo processo di allontanamento, se ne vanno dalla città anche i saperi che sono incarnati nella loro mente e nelle loro mani. Politiche più incisive per contrasto agli affitti brevi, per la residenzialità pubblica, per trasporti pubblici più capillari e ecosostenibili, per il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei salari, sono l’unica alternativa a questo processo di svuotamento complessivo dei valori del nostro territorio. In questa direzione, serve una nuova legge nazionale che separi e inquadri diversamente lo sharing da chi fa impresa turistica, così come occorrono modifiche alle normative regionali che diano più strumenti ai Comuni per governare il fenomeno senza le degenerazioni a cui si assiste. Anche questi ultimi (soprattutto Firenze, in fase di elaborazione e valutazione del Piano Operativo Comunale) hanno possibilità di incidere, attraverso la leva della pianificazione urbanistica implementando massicciamente le politiche abitative con nuovi studentati e nuovi alloggi di edilizia pubblica. Firenze è una città dove la precarietà abitativa ‘morde’, una città ‘impossibile’ da abitare. Bella, bellissima, ma inarrivabile per tanti lavoratori e pensionati a redditi medio bassi, a causa dei prezzi stellari degli affitti e delle pochissime case messe in locazione, indirizzate quasi tutte verso soluzioni turistiche. Riconoscere l’emergenza casa come un problema primario è il primo passo per tentare di arginare questo fenomeno, che sta mettendo a dura prova migliaia di famiglie, soprattutto quelle più deboli economicamente.

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