“Non c’è stato alcun confronto, nessuna volontà di confrontarsi con le rappresentanze dei lavoratori e dei pensionati. Siamo stupiti da quanto affermato quest’oggi dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, secondo la quale è necessario un nuovo Patto fiscale, peccato però che questo Patto non preveda il coinvolgimento di 36 milioni di lavoratori e pensionati che oggi pagano il 95% dell’Irpef”. Lo ha affermato la vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, nel corso dell’audizione di oggi, presso la VI Commissione Finanze della Camera, sulla ‘Delega al governo per la riforma fiscale’.
Per la dirigente sindacale “è una legge che non rispetta l’equità orizzontale, ossia a parità di reddito pari imposta; proseguirà a tassare il lavoro dipendente e le pensioni in misura maggiore rispetto alle rendite immobiliari e a quelle finanziarie”. Inoltre, ha sottolineato Fracassi “nessuna riforma può essere messa in campo senza affrontare la questione dell’evasione” e ha aggiunto “si continua a proseguire sulla strada della Flat Tax, sulla quale abbiamo già espresso la nostra contrarietà. Per questi motivi non possiamo che esprimere un giudizio negativo”.
“Il Patto di cittadinanza – ha ricordato in conclusione la vicesegretaria generale della Cgil – dovrebbe essere l’unico obiettivo a guidare qualsiasi intervento di natura fiscale per sostenere il welfare pubblico, sanità, istruzione, investimenti a livello nazionale e locale”.