Lotta alla desertificazione bancaria, la Fisac Cgil Toscana: “Bene la lettera di Giani al Governo”

Lotta alla desertificazione bancaria, Paolo Cecchi (Fisac Cgil Toscana): “La lettera inviata da Giani al Governo va nella direzione giusta, un frutto della nostra mobilitazione. L’esecutivo ora batta un colpo. Serve un patto di sistema tra istituzioni, banche e parti sociali”

Firenze, 2-5-2023 – “Un importante atto formale che va nella direzione giusta e che mantiene un impegno richiesto dal Consiglio regionale, un risultato che dimostra che la Toscana è unita nel contrasto alla desertificazione bancaria, non vuole arrendersi a questo processo e considerarlo ineluttabile. Tutto ciò è anche frutto della mobilitazione e della campagna che abbiamo lanciato da tempo, arrivando oggi ai massimi livelli istituzionali”: così il segretario generale di Fisac Cgil Toscana Paolo Cecchi commenta la lettera, sul tema della necessità di un contrasto alla desertificazione bancaria in Toscana, che il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha inviato al Ministro Giancarlo Giorgetti e ai presidenti delle Commissioni Finanza di Camera e Senato, Marco Osnato e Mauro Maria Marino.
Nello scorso aprile, il Consiglio regionale della Toscana aveva approvato una risoluzione sulla cosiddetta “desertificazione bancaria” impegnando la Giunta ad assumere iniziative in tutte le sedi e verso i soggetti interessati per garantire parità di accesso nei servizi nelle aree interne e contrastare la diminuzione dei servizi bancari. La risoluzione faceva seguito al lavoro portato avanti dalla specifica commissione presieduta dal consigliere Marco Niccolai, che ha svolto audizioni con sindacati, associazioni bancarie e istituti di credito e soggetti istituzionali.
Dice Cecchi: “I dati continuano a segnalare un calo della presenza degli sportelli bancari nella nostra regione. Ad esso segue la diminuzione dei dipendenti bancari di quasi il 10%, dato più alto della media nazionale. Nonostante la forte crescita degli utili delle principali banche del nostro paese nel 2022, che complessivamente si ragguagliano a oltre 14 miliardi per tutto il sistema bancario, va avanti senza sosta il processo di desertificazione di ampie zone della nostra regione. La Fisac continua a denunciare quanto sta accadendo nell’organizzazione territoriale delle banche perché non si può, in virtù di presunti o effettivi processi di efficientamento, privare intere comunità dell’accesso ai servizi bancari, non ultimo il credito, una situazione grave che va a detrimento di tutto il nostro territorio regionale”. Prosegue Cecchi: “Adesso sta al Governo battere un colpo. In generale ci sono e ci possono essere soluzioni sia politiche sia a carattere più operative, è il caso degli sportelli mobili presenti a giorni alterni già sperimentati in alcune aree del Paese oppure l’integrazione con altre tipologie di servizi, per impedire questa sorta di mattanza degli sportelli. Serve un patto di sistema tra istituzioni, banche e parti sociali per dare soluzione al problema della desertificazione bancaria. La Fisac, come sempre, è disponibile a confrontarsi”.

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