Decreto Superbonus e Codice appalti, tanti toscani alla manifestazione a Roma per la mobilitazione Fillea Cgil-Feneal Uil sul settore costruzioni. Gambassi (Fillea Cgil Toscana): “Oggi è partito un messaggio forte verso il Governo”
Oggi in 5 periferie urbane italiane si è svolta la mobilitazione di Fillea Cgil e Fenal Uil per ridurre i danni che deriverebbero dall’applicazione del decreto 11/2023 così come concepito, con il blocco della cessione dei crediti per i bonus edili a discapito dei i redditi più bassi. Ma anche e soprattutto per dire no alle nuove norme del Codice degli appalti che riducono gli obblighi di applicazione dei contratti collettivi nazionali edili e introducono la liberalizzazione dei subappalti a cascata con conseguenze pesanti su occupazione, sicurezza dei lavoratori, qualità del lavoro e sostenibilità.
La Fillea Cgil Toscana, con delegazioni molto partecipate da ogni provincia, era a Roma, zona don Bosco, insieme alla Cgil Toscana. Ha detto la segretaria generale di Fillea Cgil Toscana Alessia Gambassi: “Le scelte sbagliate del Governo in Toscana mettono a rischio 10mila posti di lavoro oltre a legalità e sicurezza. Oggi, con questa mobilitazione, parte un forte messaggio verso l’esecutivo: nelle costruzioni, su appalti, sicurezza e sostenibilità serve una forte inversione di marcia. Intanto bisogna mantenere la cessione dei crediti per le famiglie con Isee fino a 30mila euro, i condomini di periferia, le case popolari; attuando politiche industriali stabili e strutturali per la rigenerazione delle città, con la riduzione degli sprechi energetici e dell’inquinamento, vietando il subappalto all’infinito, investendo per la sicurezza sul lavoro”. Altro tema fondamentale, la legalità. Per Gambassi “servono vincoli stringenti sull’obbligo di applicare e rispettare i contratti collettivi nazionali, migliorando le previsioni del nuovo Codice degli Appalti contro ogni forma di dumping contrattuale, lavoro irregolare, infiltrazioni criminali.”.