Tmm (Pontedera, Pi), no danni dal presidio: operai vincono in Tribunale

Tmm (Pontedera, Pi), nessun danno causato dal presidio dei lavoratori tra il 2017 e il 2018. Operai e sindacalisti vincono in Tribunale. Decisive le testimonianze. Il liquidatore voleva 1 milione di euro (tra coloro a cui era stata avanzata una richiesta danni, oltre agli operai, anche l’allora segretario Fiom Cgil Marco Comparini): richiesta bocciata.

SCARICA L’ARTICOLO DE IL TIRRENO

FIOM-CGIL PISA: una sentenza che restituisce dignità alla lotta delle lavoratrici e lavoratori

E’ la fine di un incubo per i 27 lavoratori iscritti alla FIOM-CGIL, di cui 2 delegate sindacali più l’ex Segretario Generale della stessa FIOM di Pisa Marco Comparini, coinvolti nel processo contro la TMM, accusati dal liquidatore di aver causato un danno di circa un milione di euro durante il presidio permanente.
La sentenza del Tribunale di Pisa, nei fatti, riconosce la legittimità di quella lotta encomiabile iniziata a seguito della decisione vigliacca presa dall’azienda nell’agosto del 2017 di chiudere, dalla sera alla mattina, i cancelli dell’azienda con catene e lucchetti, mentre i lavoratori erano appena stati informati dall’amministratore delegato di un periodo di chiusura per ferie.
La decisione del giudice, restituisce la giusta dimensione alla vicenda che rischiava di far passare le lavoratrici e lavoratori già mortificati da una condotta inqualificabile nei contenuti e nei modi da parte dell’azienda, come artefici di un comportamento dannoso.
Questa sentenza rende giustizia a quei lavoratori e alla FIOM a cui non è stata riconosciuta nessuna colpa, in quanto resistere per difendere il proprio lavoro, dopo essere stati ingannati, è un diritto di ogni persona e di fronte a comportamenti spregiudicati resistere con abnegazione in maniera pacifica è un preciso diritto costituzionale.
E da questa vicenda, la politica e più in generale il legislatore, dovrebbero trarre spunto per cambiare la normativa, ribaltando il principio secondo il quale ad essere perseguiti non dovrebbero essere i lavoratori che legittimamente difendono il proprio posto di lavoro, ma bensì chi chiude le aziende in quel modo così scellerato!
Cogliamo l’occasione anche per ringraziare lo studio legale Bellotti di Firenze per aver difeso la causa di quelle lavoratrici e di quei lavoratori.
Confermando, che come sempre, la FIOM-CGIL sarà sempre dalla parte dei più deboli, dalla parte di chi lotta per avere riconosciuto il diritto ad avere un lavoro, con questa sentenza non è stato permesso alla TMM di calpestare oltremodo la dignità di chi quel diritto se l’è visto negare.

FIOM-CGIL PISA

Pulsante per tornare all'inizio