“Riforma Cartabia – Luci e ombre”, convegno in Camera del lavoro a Pisa (foto)

Stamani presso la Camera del lavoro di Pisa si è tenuto il convegno-seminario Cgil-Silp dal titolo “Riforma Cartabia: luci ed ombre”. Presenti, tra i relatori, il Procuratore capo della Repubblica di Pisa, dott. Alessandro Crini, e il prof. Luca Bresciani, docente di diritto penale all’università di Pisa. Presenti inoltre numerosi appartenenti alle forze di polizia, tenuto conto che l’argomento è molto sentito tra gli operatori del settore della sicurezza. Per la Cgil serve “prevedere per alcuni reati di particolare allarme sociale, come i furti, le truffe, addirittura le violenze e le lesioni, l’obbligo di una querela di parte, significa dare un segnale sbagliato alle vittime e vanificare anche il lavoro delle forze di polizia. La questione della procedibilità per alcuni reati, previa querela di parte, va rivista. Auspichiamo dunque modifiche e correttivi importanti”.
Hanno partecipato: Alessandro Gasparri (Segretario Generale della Cgil di Pisa); Alessandro Crini (Procuratore della Repubblica di Pisa); Luca Bresciani (Docente diritto processuale penale – Università di Pisa); Gabriele Prato (Segretario Generale Silp Cgil di Pisa); Francesco De Luca (Segretario Generale Silf Toscana); Marco Noero (Coordinatore comparto sicurezza Cgil di Pisa); Lara Danero (Ispettrice Polizia di Stato); Michela Pascali (Segreteria Nazionale Silp Cgil).
Nel suo intervento il Segretario generale regionale del Silf, Francesco De Luca, ha evidenziato una serie di criticità. Tra i vari punti toccati vi è “l’inadeguatezza di strumenti idonei alla riproduzione degli interrogatori, una valutazione alle forze di polizia che potrebbe rallentare l’inoltro alla magistratura della notizia che descrive i fatti costituenti reati, oltre alla mancanza dei fondi per il potenziamento delle reti informatiche. Queste criticità, unite ad una forte riduzione degli organici, come più volte evidenziato dal Silf, creano non poche difficoltà a chi è chiamato a tutelare la sicurezza economica finanziaria della collettività”.

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