Circa 2.500 persone alla manifestazione “Europe for Peace” a Firenze ad un anno dalla guerra in Ucraina (presidio in piazza dei Giudici e catena umana intorno agli Uffizi). Rossano Rossi (Cgil Toscana): “Servono subito il cessate il fuoco e un negoziato di pace, occorre uno sforzo straordinario, lo dobbiamo ai nostri figli e nipoti. A loro dobbiamo dare la pace, non un fucile”. Paola Galgani (Cgil Firenze): “Da qui partito un forte segnale che deve essere ascoltato. La pace è l’unica vittoria possibile”.
Rossi e Galgani hanno aggiunto: “Sabato 4 marzo torneremo in piazza a Firenze, insieme a tante realtà antifasciste e democratiche, dopo il pestaggio davanti al Michelangelo e le parole di Valditara sulla preside fiorentina, a difesa della scuola, della Costituzione e dell’antifascismo”
RIVEDI LA DIRETTA SECONDA PARTE
Circa 2.500 persone a Firenze, da tutta la Toscana, all’iniziativa di Europe for Peace per dire “sì” alla pace e “basta” alla guerra in Ucraina e a tutte le guerre: in piazza dei Giudici sul palco si sono alternati interventi degli organizzatori con momenti musicali e artistici, mentre un serpentone di persone ha formato una suggestiva catena umana intorno agli Uffizi.
E’ intervenuto alla manifestazione di Firenze il segretario generale di Cgil Toscana Rossano Rossi, che ha detto: “La Toscana, in questo weekend, attraverso fiaccolate, presìdi e iniziative ha mandato un forte messaggio di pace, lo dobbiamo ai nostri figli e nipoti. La guerra non si può fermare con la guerra, c’è bisogno di un cessate il fuoco immediato e l’apertura di un negoziato vero con il coinvolgimento delle Nazioni Unite perché sia trovata una soluzione politica al conflitto, occorre uno sforzo straordinario. La Cgil ha più volte dichiarato che ripudia la guerra, e ha chiesto con forza e convinzione lo stop all’invio di armi e l’apertura di una Conferenza Internazionale per la pace che impegni tutti gli Stati al rispetto del diritto internazionale, alla riduzione delle spese militari, all’eliminazione delle armi nucleari a favore di investimenti per combattere le povertà e per garantire un lavoro dignitoso ad ogni persona. Sono le popolazioni civili a pagare il prezzo di questa guerra e delle tante altre dimenticate e la guerra è davvero ‘una scelta scellerata’ come l’ha definita papa Francesco in più occasioni. Ai nostri figli dobbiamo dare la pace, non un fucile. Vogliamo che l’entusiasmo dei giovani e l’esperienza degli anziani stiano insieme per costruire un mondo migliore, e non quello devastato socialmente e ambientalmente che si prospetta oggi, serve un mondo a colori come la piazza di oggi”.
Ha spiegato la segretaria generale di Cgil Firenze Paola Galgani: “Da Firenze è partito un grande segnale di pace, con l’iniziativa che Europe for Peace ha messo in campo: una catena umana intorno a un luogo simbolico come gli Uffizi. L’auspicio è che sia più forte la voce della gente della pace rispetto alle dichiarazioni belliciste che ogni giorno leggiamo sui giornali. La pace è l’unica vittoria possibile. Siamo mobilitati con tantissime associazioni laiche e cattoliche, per cancellare la guerra e costruire una società più giusta. Va fatto ogni sforzo, e occorre che l’Europa ritrovi il suo ruolo. Chiediamo, sia al nostro governo sia alle istituzioni sovranazionali, che si mettano in campo tutte le iniziative diplomatiche necessarie per impedire un’ulteriore escalation del conflitto (con il rischio dell’uso di armi nucleari), arrivare a fermarlo e impegnarsi per far cessare le tante guerre che purtroppo si combattono nel mondo”.
Rossi e Galgani hanno aggiunto: “Sabato 4 marzo torneremo in piazza a Firenze, insieme a tante realtà antifasciste e democratiche, dopo il pestaggio davanti al Michelangelo e le parole di Valditara sulla preside fiorentina, a difesa della scuola, della Costituzione e dell’antifascismo”