Spettro liquidazione per l’ex Gkn di Campi Bisenzio. Lo ha annunciato in una nota l’attuale proprietà, la Qf, che ha confermato i timori espressi nelle scorse ore dai lavoratori. Ma il patron Francesco Borgomeo si scaglia proprio contro i circa 300 dipendenti, responsabili dal suo punto di vista di aver «fatto di tutto, secondo noi in maniera scientifica, per far fallire la Qf al fine di espropriare lo stabilimento e disporre dei beni a loro piacimento». «L’azienda farà ogni atto necessario a tutelare i lavoratori ed il patrimonio aziendale, e soprattutto farà ogni azione utile al ripristino della legalità nello stabilimento e nella vertenza. Abbiamo sempre detto che non esiste sviluppo e occupazione nell’illegalità – prosegue la nota – L’illegalità diffusa dovrà essere sempre contrastata. L’azienda ha già dato la piena e totale disponibilità alla Regione Toscana affinché governi lei ogni possibile soluzione di riconversione del sito». (fonte: sito Corriere Fiorentino)
Qf-ex Gkn, Marinelli-Angelini (Fiom): “Illegale è l’atteggiamento aziendale e il fallimento del piano di reindustrializzazione”
“QF ha diramato una nota stampa delirante e prova ancora una volta a spostare le colpe dalla mancata reindustrializzazione sulle lavoratrici e sui lavoratori. Un atteggiamento irresponsabile come lo è stato in tutto questo periodo dove si è sempre tirata indietro nel cercare soluzioni alternative. Di illegale, nello stabilimento di Campi Bisenzio, c’è solo il presunto piano di reindustrializzazione presentato dall’azienda e contestato dai lavoratori, Rsu e Istituzioni.
La paventata messa in liquidazione della azienda è l’ulteriore atto di irresponsabilità di una proprietà che non vuole prendere atto del fallimento del progetto presentato e farsi da parte per dare una reale opportunità di rilancio.
Va fatta immediata chiarezza e trovato un percorso sostenuto dalle Istituzioni, per questo chiediamo al MIMIT e alla Regione Toscana di anticipare l’incontro convocato il 24 febbraio.”
Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore automotive per la Fiom-Cgil nazionale e Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia