In questi anni in ogni incontro ministeriale, regionale e comunale in cui era presente la direzione dello stabilimento siderurgico, come Fim Fiom Uilm abbiamo tra le altre cose sempre chiesto certezze sulla sicurezza degli impianti censiti con presenza di amianto. L’Azienda ha sempre confermato, sulla base dei rilievi degli enti preposti, la messa in sicurezza di tali siti garantendo l’assenza di dispersione.
Come organizzazioni sindacali sin dalle prime ipotizzate procedure di smantellamento coincidenti con il subentro del gruppo Jindal, quindi molto prima che partissero le demolizioni dell’ex area a caldo, abbiamo manifestato la nostra preoccupazione circa i rischi per i lavoratori e cittadini che quest’attività portava con sé. Abbiamo chiesto a tutti di contribuire a stilare un accordo non solo sulla necessità di occupare il massimo del personale di Piombino in cassa integrazione, ma anche su come effettuare gli smantellamenti e le demolizioni in totale sicurezza, senza rischi di sversamenti di materiale inquinante nel suolo e senza diffusione di polveri nell’ambiente.
Abbiamo da tempo richiesto un tavolo con tutti i soggetti interessati, a partire dal sindaco, assessori e dagli enti preposti, dall’azienda appaltante e quella appaltatrice, rls e tutte le organizzazioni sindacali per provare a stilare un metodo di lavoro condiviso.
Richieste e avvertimenti parzialmente disattesi e inascoltati fino ad oggi, perché ognuno si è mosso in maniera isolata con risultati purtroppo visibili agli occhi di tutti i lavoratori e i cittadini. Apprezziamo la volontà dichiarata del sindaco di provare a intervenire in prima persona su questo argomento così delicato, in quanto responsabile della condizione di salute dei cittadini del suo territorio, responsabilità condivisa con il consiglio comunale. Non casualmente al sindaco sono affidati poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle Asl.
A questo proposito riteniamo che siamo nella necessità di confrontarci urgentemente perché se fino ad ora le demolizioni hanno riguardato capannoni e zone dove dai censimenti effettuati non era presente l’amianto, adesso i lavori si sono avvicinati alle aree della cokeria ed a breve partiranno anche vicino all’altoforno, dove ne è accertata la presenza.
Riteniamo che ad oggi i rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza non siano stati adeguatamente coinvolti e informati (un obbligo previsto dalle norme) circa il piano straordinario di emergenza che l’Azienda sta predisponendo, di cui siamo venuti a conoscenza solo da contatti con i nostri lavoratori in campo. Un piano straordinario di emergenza sicuramente reso necessario o sollecitato da una prescrizione dell’Asl, per fare fronte a eventuali crolli di aree contenenti amianto.
A tale riguardo ieri si è tenuto un incontro con la direzione Jsw e le Rspp, richiesto come Fim Fiom Uilm Uglm e Rls, per avere chiarimenti sul piano d’emergenza di cui non avevamo i dettagli. Abbiamo chiesto che si predisponga una capillare informativa e formazione a tutti i lavoratori su questa importante procedura, che a tutti i lavoratori che orbitano in tali aree venga fornito il kit con i dispositivi di protezione necessari ma, visto che per il rispetto della procedura occorreranno alcune settimane affinché la procedura, gli accorgimenti tecnici e l’informativa siano approntati, abbiamo chiesto che si interrompano le demolizioni a ridosso delle aree contenenti amianto.
Su quest’argomento occorre utilizzare la massima scrupolosità ed attenzione al rispetto delle procedure e delle prescrizioni previste, proprio per tutelare l’incolumità dei lavoratori e dei cittadini. Chiediamo all’Asl, che sappiamo ha predisposto specifica prescrizione, di verificare se la loro prescrizione sia osservata, all’azienda committente e/o in appalto, di interloquire ed informare le Rls quotidianamente per poter informare costantemente tutto il personale coinvolto di diretti ed indiretti.
Abbiamo chiesto alla Direzione Jsw (avendone responsabilità in solido), di vigilate l’impresa Demiced in appalto affinché ponga in atto tutte le dovute misure di sicurezza. Infine chiediamo al sindaco di pretendere quel tavolo da lui annunciato con la massima urgenza visto la delicatezza dell’argomento. Fino all’avvio delle demolizioni, come da sorveglianza degli enti preposti, la presenza di amianto negli impianti risultava in sicurezza senza rischi di dispersione, oggi con le demolizioni che si avvicinano agli impianti e alle aree dove le mappature certificano la presenza di amianto, dobbiamo tutti alzare il livello di attenzione di sorveglianza e rispetto delle procedure di sicurezza.
Segreterie provinciali livornesi Fim Fiom Uilm Uglm