“La Firma di un Protocollo con Anci, da parte di Cgil, Cisl e Uil per la partecipazione e il confronto nell’ambito del Pnrr rappresenta un passaggio molto rilevante, una pietra miliare, come definirebbero le istituzioni europee, per consentire il confronto tra organizzazioni sindacali e Comuni e Città metropolitane sulla piena, rapida e buona attuazione sugli investimenti e le riforme, a livello nazionale e, soprattutto, territoriale”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
“Il protagonismo degli Enti locali e degli attori economici e sociali – prosegue il leader della Cgil – è indispensabile per utilizzare al meglio le risorse del Pnrr e per sollecitare il Governo centrale a risolvere i problemi che il difficile contesto economico attuale ci chiama ad affrontare, così come i nodi strutturali del sistema-paese che rendono difficile cogliere a pieno le opportunità del Piano. Basti pensare al rafforzamento della PA e, nello specifico, delle amministrazioni locali o le modalità di attuazione degli investimenti, in cui il sistema dei bandi e degli appalti presenta evidenti criticità”.
“La nostra organizzazione assieme a Cisl e Uil – aggiunge Landini – aveva già siglato un Protocollo sulla governance partecipata del Pnrr col Governo Draghi il 29 dicembre 2021 che va rilanciato e allargato alla partecipazione dell’Associazione dei Comuni”.
“Con l’Anci – conclude il segretario della Cgil – condividiamo l’idea di attivare un confronto continuo e partecipato attraverso la promozione di tavoli territoriali in cui monitorare il conseguimento degli obiettivi, degli assi strategici e delle priorità trasversali del Pnrr, con specifico riferimento alle politiche industriali, energetiche e di riconversione verde e digitale, in sinergia anche con le altre risorse dedicate allo sviluppo e alla coesione, a partire dai Fondi strutturali europei. Riteniamo, inoltre, di poter prestare particolare attenzione al confronto con le amministrazioni locali sulle politiche urbane, sulla legalità, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’inclusione sociale”.
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