Arezzo, la Giornata della Memoria nell’auditorium Buozzi della Cgil. Il 27 gennaio alle ore 17.30. Iniziativa Anpi e Cgil
La sezione di Arezzo dell’ANPI e la CGIL celebreranno la “Giornata della Memoria venerdì 27 gennaio dalle 17,30 presso la sala “Bruno Buozzi” della CGIL, in via Monte Cervino 24.
Nel corso dell’iniziativa, il documentarista Mario Spiganti presenterà il frutto di un suo interessante lavoro di ricerca che farà toccare con mano le crudeltà commesse dal regime fascista ai danni degli italiani di religione ebraica durante la seconda Guerra Mondiale.
“La terrazza” di Mario Spiganti è un video che descrive uno straordinario spaccato di Firenze nel 1944 quando una feroce azione nazifascista di rastrellamento, iniziata nel novembre 1943, porta alla cattura e alla deportazione degli ebrei fiorentini. Chi riuscì a sfuggire alla retata si nascose in clandestinità protetta presso amici e parenti “ariani”. In via dei Pecori numero 6 si rifugiò il nucleo familiare ebraico Innocenti Servi Passigli Cassuto. Il video ricostruisce assieme al superstite della famiglia Franco Innocenti, utilizzando immagini di proprietà della famiglia stessa, la cronologia e storia di quella drammatica vicenda, comprendente la deportazione ad Auschwitz dello zio Ugo Cassuto ed il fermo nazifascista di sua figlia Franca durante una drammatica giornata del maggio 1944.
Il lavoro sarà presentato dall’autore con il contributo dello storico Giorgio Sacchetti.
“La memoria della Shoah e dello sterminio di minoranze e oppositori al nazifascismo deve mantenersi viva, – commenta il presidente aretino dell’Anpi Roberto Del Gamba – perché oggi, come allora, la violenza e il razzismo si alimentano con l’indifferenza di chi sceglie di restare alla finestra”.
“Conservare la memoria non è un esercizio della mente ma un perenne dovere civile – sottolinea il Segretario provinciale Cgil, Alessandro Tracchi. Le radici del nazismo e del fascismo non sono state estirpate una volta per tutte ed è necessaria una costante attenzione affinché democrazia e libertà non vengano messe in pericolo. Questa non è storia ma cronaca. A Roma, a Washington, a Brasilia”.