Il questionario Arci Firenze: le case del popolo ripartono dopo la pandemia

Le case del popolo di Firenze riprendono l’attività dopo due anni di pandemia che hanno messo a dura prova la loro stessa esistenza, puntando su volontariato e nuovi gruppi dirigenti. E’ quanto emerge dal questionario realizzato da Arci Firenze coi suoi 240 circoli, case del popolo e associazioni affiliate. “Ne riceviamo un quadro vivace – commenta in una nota la presidente di Arci Firenze, Marzia Frediani -, fatto di tante iniziative, di voglia di stare insieme facendo socialità, formazione, cultura”. I circoli Arci di Firenze nel 75% dei casi hanno la disponibilità di spazi all’aperto, la metà dei quali già pronti ad ospitare eventi. I due terzi dei circoli hanno una propria cucina interna utilizzata per la ristorazione o le cene sociali, e sale polivalenti per ospitare eventi di vario genere (fino anche a 700 mq), mentre un terzo del totale dispone di sale danza o palestre, e il 20% ha un proprio teatro o cinema con sale fino a 300 posti. I circoli si propongono anche come luogo di ritrovo per gli studenti, come testimonia il 22% delle case del popolo che dispone di sale studio o biblioteche. Quasi la metà delle case del popolo continua ad ospitare dibattiti e conferenze politiche, talvolta rimanendo come da tradizione sede vera e propria delle sezioni di vari partiti, mentre il 40% circa organizza serate di ballo: è elevato anche il numero di spettacoli teatrali, concerti di musica live, proiezioni di film, mostre d’arte e laboratori, ospitati mediamente da oltre un terzo dei circoli fiorentini. Sfiorano il centinaio anche i circoli e le associazioni che propongono settimanalmente corsi di ballo, yoga e ginnastica dolce, e cresce il numero di circoli che propongono attività laboratoriali continuative per bambini. Il 15% dei circoli ha slot machine al suo interno, con un calo dell’8% rispetto al 2020. (ANSA).

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