“Realizzare una ‘Cittadella dell’edilizia’ a Rifredi per formare i lavoratori del settore”: la proposta del segretario generale Fillea Cgil Firenze Marco Carletti. Oggi l’iniziativa “Per una città sostenibile” all’interno dei lavori del congresso. I tre capisaldi: economia circolare, riqualificazione professionale, recupero funzionale
Creare tramite la bilateralità e la Cassa Edile una “Cittadella dell’edilizia” per formare i lavoratori edili e del restauro, nel quartiere di Rifredi (dove è già stato individuato un immobile da acquistare), visto che “la bilateralità dell’edilizia della provincia di Firenze non ha a disposizione l’infrastruttura per svolgere i corsi di formazione e quelle che usa o sono inappropriate o costano molti soldi”. E’ la proposta lanciata da Marco Carletti, segretario generale Fillea Cgil Firenze, oggi all’iniziativa “Per una città sostenibile con più contrattazione, più rappresentanza, più democrazia” all’interno dei lavori del congresso dell’organizzazione che rappresenta i lavoratori e le lavoratrici delle costruzioni. “Credo che le parti sociali debbano assolutamente addivenire a una scelta seria e definitiva, che sia un servizio alle aziende, ai lavoratori e alla città e debbono farlo ora – ha aggiunto Carletti -. Oggi abbiamo la possibilità di acquistare un immobile che, fornendo idonei spazi alla formazione dell’edilizia e del restauro, sia autosufficiente a livello energetico, sia economicamente efficiente attraverso la riduzione dei costi di gestione e contribuisca, attraverso il recupero di capannone dismesso, alla riqualificazione e al rammendo di un quadrante popolare della città come quello di Rifredi”.
Durante il suo intervento, Carletti ha rivendicato i miglioramenti per le condizioni di lavoro contenuti nei rinnovi dei contratti Edilizia nazionale e provinciale, auspicando un rinnovo anche per quello territoriale delle cooperative edili; ha chiesto più controlli sul fronte della tutela di sicurezza e regolarità sul lavoro e su quello del rischio delle infiltrazioni della malavita nei cantieri; ha annunciato l’apertura di una vertenza-legno; ha difeso le ragioni dello sciopero Cgil-Uil del 16 dicembre; ha auspicato monitoraggi sui fondi Pnrr. Senza dimenticare l’importanza di “ribadire la necessità che tutte le grandi opere infrastrutturali presenti e future nell’area metropolitana – sottopasso ferroviario con la stazione Foster, il raddoppio della A1, le due nuove linee della tramvia, l’ampliamento della A11 Firenze-Mare – possano essere opere sostenibili non solo da un punto di vista ambientale, ma anche finanziario e nella regolarità delle applicazioni dei contratti collettivi di lavoro e delle norme sulla sicurezza”. Il segretario generale di Fillea Cgil Firenze ha infine indicato la strada verso il futuro delle costruzioni e di chi ci lavora: “E’ indispensabile immaginare e proporre modelli di sviluppo urbani rivolti verso la transizione all’economia circolare, supportando le piccole e medie imprese, sostenendo i lavoratori anche nella loro riqualificazione professionale, favorendo la compattezza urbana attraverso il recupero edilizio e funzionale”.