“Nel ddl bilancio 2023 all’esame del Parlamento spicca una gravissima e ingiustificabile omissione: la mancanza di risorse per il fondo di sostegno all’affitto, una misura cardine della legge 431/1998 finalizzata ad aiutare e sostenere gli inquilini a basso reddito. Questa scelta incide in modo devastante sulla già grave situazione abitativa del Paese, alle prese con affitti insostenibili, rincari energetici, inflazione e ripresa delle esecuzioni degli sfratti, nel contesto del Covid e della guerra in atto”. Lo affermano in una nota la Cgil nazionale e il Sunia, il sindacato degli inquilini.
“Si tratta – spiegano Cgil e Sunia – di una palese violazione e non applicazione di quanto dispone la legge 431 che all’articolo 11 prevede che prevede l’istituzione, presso il Ministero dei lavori pubblici, del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, la cui dotazione annua è determinata dalla legge finanziaria, ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera d), della legge 5 agosto 1978, n. 468”.
Per Cgil e Sunia “questo contributo ha concorso negli anni, e in particolare nell’ultimo periodo, sia pure in misura insufficiente, a calmierare i canoni, agevolando la contrattazione tra inquilini con basso reddito e proprietari. Questi ultimi, confidando nella periodicità dell’aiuto, hanno concesso in affitto i loro alloggi con contratti regolarmente registrati e non parzialmente o totalmente evasivi dal punto di vista fiscale. Insomma una inattesa beffa per gli inquilini e di riflesso per i proprietari, colpiti da una misura che indebolisce la capacità reddituale dell’inquilino”.
“Se dovesse permanere questa iniqua misura di soppressione del finanziamento del fondo potranno scaturire – proseguono Cgil e Sunia – ulteriori morosità, conseguenti sfratti e contenziosi, con effetti gravi su Regioni e Comuni che gestiscono le risorse stabilite dallo Stato e l’assegnazione degli aiuti agli aventi diritto ai quali, in assenza di risorse, non saranno in grado di rispondere”.
“Lanciamo un appello a Governo e Parlamento, perché si provveda ad emendare la legge di Bilancio che sarà definitivamente approvata, prevedendo un adeguato stanziamento al fondo che oggi è gestito dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Mobiliteremo nei prossimi giorni gli inquilini in difficoltà con iniziative sindacali, anche in adesione alla mobilitazione delle prossime settimane proposte da Cgil e Uil contro la manovra. Chiederemo al Ministro Salvini un’immediata risposta a questa nostra urgente richiesta e ai Presidenti dell’Anci e della Conferenza delle Regioni di assumere una posizione di condivisione alle nostre preoccupazioni, che rappresentano anche il supporto alle loro inevitabili difficoltà a fronteggiare, senza fondi statali, la drammatica situazione che si profila”, concludono Cgil e Sunia.
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