“Tagliola” a Opzione Donna nella nuova bozza della Legge di Bilancio, “accanimento del Governo contro le donne”: lettera aperta alle ultrasessantenni da parte di Barbara Orlandi (Coordinamento Donne Cgil Toscana)
Care donne ultrasessantenni,
non basta aver lavorato una vita, aver fatto figli, avere contribuito con il doppio lavoro, ancorché non retribuito, di cura, assistenza e alimentazione di tutta la famiglia, non basta più per andare in pensione decurtata, no, dobbiamo pure aver assistito una persona non autosufficiente di primo grado, essere invalide almeno al 74% oppure avere anche la disgrazia di essere licenziate.
Ecco, queste le condizioni, questo il riconoscimento.
Eppure già l’ipotesi “opzione donna” era di per sé penalizzante ma, evidentemente, dobbiamo pagare un prezzo ancora più alto.
Questa è proprio la dimostrazione di un accanimento contro le donne, ed è proprio ciò che serviva, se ancora qualcuno aveva dei dubbi, a confermare che ciò non appartenga solo agli uomini.
Si tratta di un modus operandi diffuso anche tra le donne, prova ne sia appunto la nostra presidente del Consiglio, che sceglie di infierire proprio nei confronti delle donne.
La revisione della norma istitutiva di “opzione donna” indica un sentimento e un conseguente atteggiamento di avversione nei nostri confronti, nei confronti delle donne come collettività.
Forse adesso, a tutti coloro che si sono interrogati a lungo sul valore di una donna alla Presidenza del Consiglio, si sono schiarite le idee. Forse adesso comprenderete perché le tanto odiate donne non abbiano esultato; noi, lo sapevamo già.
Firmato: Barbara Orlandi – Coordinamento Donne Cgil Toscana