Domani, per il Black Friday, assemblea sindacale pubblica dei lavoratori e delle lavoratrici di Zara a Pisa. La Filcams Cgil: “Non c’è ancora l’accordo sul nuovo contratto integrativo aziendale tra i sindacati e l’azienda”
“Non c’è ancora l’accordo sul nuovo contratto integrativo aziendale tra i sindacati e l’azienda”: questa la ragione per cui i lavoratori e le lavoratrici del negozio Zara di Pisa intendono proseguire lo stato di agitazione già avviato lo scorso agosto a livello nazionale proclamato da Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs. Domani venerdì 25 novembre è in programma una assemblea sindacale pubblica che dalle ore 17 alle ore 19 davanti al negozio di Zara a Pisa in Corso Italia 62. Nell’occasione, verrà discussa anche l’eventualità di uno sciopero di otto ore lavorative; il tutto nel pieno dello shopping del Black Friday.
LA VERTENZA
I lavoratori e le lavoratrici vogliono denunciare l’atteggiamento di chiusura che l’azienda sta tenendo di fronte a qualsiasi proposta avanzata da oltre un anno sia sulla conferma della parte di salario variabile che sulla necessità dell’aumento dei buoni pasto in relazione all’incremento del costo della vita. Il punto di rottura si è raggiunto quando l’azienda ha manifestato la sua volontà di modificare questa parte del salario con un premio variabile che i lavoratori e le lavoratrici non hanno potuto discutere. La Filcams Cgil, in accordo con le lavoratrici e i lavoratori, chiede di non mettere mano al salario e di incrementare forme di premialità per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici come i ticket a 8 euro. Zara si deve ricordare che gli ottimi risultati aziendali sono stati raggiunti grazie a tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici presenti sui punti vendita. RICORDIAMO CHE ZARA FA UN PROFITTO DI CIRCA IL 41% IN PIÙ RISPETTO AL 2021. QUESTO PROFITTO NON DEVE ANDARE’ SOLO ALLE FIGURE APICALI. Durante la pandemia, i lavoratori e le lavoratrici hanno vissuto non solo le difficoltà del periodo in termini di salute e sicurezza del settore, ma anche il ricorso alla cassa integrazione per lungo tempo, e sono anche stati coinvolti da una nuova riorganizzazione che ha prodotto un evidente aumento dei carichi di lavoro; riorganizzazione non discussa con le organizzazioni sindacali e, allo stato dell’arte, neanche riconosciuta al tavolo di trattativa sindacale. Siamo stanchi di tutte le variabili eventuali e negative portate al tavolo dall’azienda presente da oltre venti anni di permanenza sul territorio italiano, non è più possibile andare avanti con questa modalità.
I lavoratori sono stanchi e amareggiati dalla mancata valorizzazione del proprio lavoro quotidiano e della propria professionalità.
Firmato: Filcams Cgil Pisa