Morte di Giuseppe Barbugli (storico sindacalista del settore panificazione fiorentino), il cordoglio di Cgil, Flai e Spi. “Figura unica, lascia un ricordo indelebile come persona e militante”
A pochi giorni dalla scomparsa di Giuseppe Barbugli (91 anni), storico rappresentante del sindacalismo fiorentino nel settore della panificazione, la Cgil, la Flai Cgil e lo Spi Cgil (a cui era iscritto da quando era in pensione), oltre a esprimere grande cordoglio e vicinanza alla famiglia, vogliono ricordarlo come una figura unica: Giuseppe ha dedicato gran parte della sua vita all’attività sindacale, oltre che al volontariato sociale alla Casa del Popolo delle Torri. Chi ha avuto il privilegio e il piacere di conoscerlo per la sua onestà intellettuale, la sua schiettezza, la sua umanità, e la sua incrollabile fede sociale e nella militanza non può non conservarne un ricordo indelebile.
Sin dal primo dopoguerra, Giuseppe Barbugli, panettiere, organizzava – per conto del sindacato panettieri, all’interno della Cgil, poi confluito nella Filziat fino all’attuale Flai – a Firenze e provincia le difese di quei lavoratori notturni per orari, salari, condizioni lavorative e contributive. Sindacato panettieri che a Firenze ottenne grandi conquiste, dalla cassa mutua integrativa per la malattia fino al turno di lavoro ai disoccupati in maniera mutualistica e solidale. Memorabili i confronti-scontri con Federpanificatori, che ha rappresentato fino a tutti gli anni Ottanta i fornai fiorentini, con Giuseppe che intanto sedeva anche nelle delegazioni trattanti nazionali per il rinnovo del Contratto nazionale. Giuseppe Barbugli non ha mai fatto mancare la sua presenza e il suo aiuto ai tanti lavoratori dei forni e alle lavoratrici commesse che si affacciavano in Camera del Lavoro a Firenze: lui dopo il lavoro, e anche dopo la pensione, li accoglieva garantendo una presenza continua.