Servizio idraulico e di piena della Regione Toscana, la Rsu proclama lo stato di agitazione

Servizio idraulico e di piena della Regione Toscana, la Rsu proclama lo stato d’agitazione nell’anniversario dell’alluvione di Firenze. “Personale in esigua consistenza numerica, disagio organizzativo, riflessi negativi sulla sicurezza sul lavoro e l’incolumità della popolazione”

Sembra paradossale che proprio nella ricorrenza dell’alluvione di Firenze, a 56 anni da quella tragedia, mentre il Presidente Giani e l’Assessora regionale all’ambiente, difesa del suolo e Protezione civile Monia Monni aprono i lavori del convegno «L’Arno a 56 anni dall’alluvione, riflessioni, idee e proposte», i lavoratori dei servizi di presidio e controllo dei tratti fluviali proclamino, per voce della Rappresentanza Sindacale Unitaria di Regione, lo stato d’agitazione al Prefetto.
Il personale (circa 35 persone) addetto ai servizi di Difesa del Suolo operante sul territorio, che si occupa della tutela e gestione delle opere idrauliche e della riduzione del rischio di esondazione, nonché della prevenzione e repressione degli abusi che si compiono in fregio alle difese idrauliche, opera da tempo in condizioni di esigua consistenza numerica, che va ulteriormente riducendosi, aumentando così i rischi e le responsabilità del personale ed i rischi per il territorio stesso che da quelle opere idrauliche è difeso.
La RSU di Regione Toscana esprime grande preoccupazione per il profondo disagio organizzativo dettato dalle modalità attuative e dai ritardi legati alla riorganizzazione del Servizio Idraulico e di Piena, e per i riflessi negativi che l’indebolimento di tale Servizio possano comportare in termini di sicurezza dei lavoratori addetti e sulla pubblica incolumità della popolazione toscana.
La RSU ritiene indispensabile riaffermare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che consentano l’assoluta efficacia del servizio idraulico e di piena, il mantenimento di tale efficacia non può in nessun modo trascendere dal potenziamento del personale tecnico, che non può in nessun modo avvenire tramite processi di esternalizzazione.
Allo stato dei fatti la Rsu di Regione Toscana ha dichiarato lo stato di agitazione a cui seguiranno, nei prossimi giorni, azioni di mobilitazione, che saranno portate all’attenzione della stampa, per illustrare alla cittadinanza la gravità della situazione emergenziale, che pone a grave rischio l’incolumità dei lavoratori e della cittadinanza.

Firmato: Rsu Regione Toscana

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