Sciopero di otto ore domani dei lavoratori della Venator di Scarlino (Grosseto) e delle imprese appaltatrici. Sempre domani le maestranze si ritroveranno alle 9.30 in piazza Cavallotti a Follonica, di fronte alla sede del Comune, per poi attraversare via Roma con un breve corteo e arrivare a piazza Sivieri dove si terranno gli interventi dei rappresentanti sindacali e istituzionali. La scelta della manifestazione pubblica, si spiega, è finalizzata a tenere accesi i riflettori su una vicenda che interessa tutte le comunità delle Colline metallifere per i potenziali impatti occupazionali: la Venator ha annunciato 41 licenziamenti. “A più di un mese dall’avvio della trattativa sindacale seguita alla decisione di Venator di dichiarare 41 esuberi fra i propri dipendenti e di ridurre le commesse alle imprese appaltatrici, con conseguente taglio di personale – sottolineano Monica Pagni (Cgil), Katiuscia Biliotti (Cisl), Federico Capponi (Uil) e Giuseppe Dominici (Ugl) – il confronto è ingessato per l’immobilismo dell’azienda che non ha dato risposte alle richieste dei sindacati di sospendere la procedura dei licenziamenti. Con l’obiettivo di trovare soluzioni alternative che consentano di superare il momento di difficoltà. Questo comportamento è del tutto inaccettabile, tanto più che in questa fase il settore Via e Vas della Regione Toscana sta svolgendo le istruttorie per trovare una soluzione ponte al problema dello stoccaggio dei gessi rossi, nella prospettiva dell’esaurimento degli spazi nella cava di Montioni, dove peraltro i conferimenti sono potuti riprendere in seguito a una sentenza del Tar della Toscana”. “L’azienda, ad ogni modo – concludono – deve farsi carico della responsabilità sociale nei confronti del territorio sul quale opera da decenni e garantire i posti di lavoro diretti e dell’indotto, impegnandosi a sottoscrivere un nuovo protocollo d’intesa per ridurre gli scarti industriali”. (ANSA).
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