Alla Kme di Fornaci di Barga (Lu) registriamo un calo degli ordini ed un conseguente rallentamento produttivo. La materia prima ritarda ad arrivare ed i lavoratori in vari reparti continuano a smaltire le ferie o usufruiscono della banca ore.
Questa situazione rischia di portare all’apertura di eventuali ammortizzatori sociali.
Nell’ultimo incontro avuto con la direzione aziendale a settembre ci avevano comunicato di continuare a gestire la flessione produttiva con strumenti ordinari, ma purtroppo in questo frangente non abbiamo notato nessuna ripresa.
Ci é chiaro lo scenario inedito in cui si trovano le aziende siderurgiche e metallurgiche in Italia, ma anche i lavoratori sono di fronte ad una grave situazione economica e non possiamo fargli pagare ulteriormente il prezzo della crisi.
Gli ultimi indicatori ci dicono che un metalmeccanico medio a fine anno arriverà a perdere quasi due mensilità a causa dell’impennata del costo della vita.
Abbiamo il dovere non solo di fare tutto il possibile per evitare ulteriori riduzioni di stipendi ai lavoratori, ma di incrementarli.
In questo scenario é necessario gestire le condizioni in rapporto alla straordinarietà in cui ci troviamo e bisogna che con le aziende vengono stabilite nuove condizioni di sostegno al reddito e piani di prospettive industriali.
Per il 27 ottobre é previsto un nuovo incontro con la direzione Kme.
Massimo Braccini, coordinatore nazionale