Scuola: studenti in piazza il 18 novembre, serve Legge diritto a studio. Con loro la Flc Cgil

“A partire dagli Stati Generali della scuola a febbraio scorso abbiamo portato avanti la costruzione di una proposta condivisa con le realtà del sociale sul nuovo modello di scuola necessario al cambiamento della società tutta. La piattaforma verso la piazza del 18 novembre vede le nostre rivendicazioni organizzate su 5 pilastri: rivendichiamo una legge nazionale sul diritto allo studio, l’abolizione dei Pcto a favore dell’istruzione integrata, maggiore rappresentanza e partecipazione, scuole sicure e che tutelino la nostra salute fisica e mentale e un nuovo statuto dei diritti di studentesse e studenti”. Lo dice Bianca Chiesa, coordinatrice dell’Unione degli Studenti, una delle protagoniste del sit in di protesta davanti al Miur di questa mattina. “Come universitari non possiamo accettare ancora di essere il fanalino di coda, di subire precarizzazione e marginalizzazione, le università non sono aziende, vogliamo una didattica attenta e inclusiva, con spazi adatti, non possiamo studiare per terra! Vogliamo il reddito di formazione e l’università gratuita, il diritto all’istruzione non si paga!”, afferma Andrea Ciuffarella dell’esecutivo nazionale di Link coordinamento universitario in un comunicato stampa di tutte le sigle che aderiscono all’appuntamento. “Il 18 Novembre saremo nelle piazze di tutta Italia per mandare un messaggio chiaro alle istituzioni di questo paese: basta negare il diritto al futuro alle giovani generazioni”, dichiara Manuel Masucci coordinatore della Rete della Conoscenza, “vogliamo subito un reddito che possa emanciparci dalle condizioni materiali delle nostre famiglie, investimenti in istruzione e ricerca per immaginare un sistema produttivo diverso e sostenibile per il futuro, oltre a mettere in campo politiche attive per non far pagare le crisi alle giovani generazioni”.
“La Flc partecipa a questa iniziativa – afferma Francesco Sinopoli, segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL – riteniamo infatti fondamentale la convergenza del lavoro con giovani e movimenti in una giornata che chiede questa svolta da scuola e università: dal Diritto allo studio, come ad esempio con l’accesso gratuito all’università, sino all’immediata abrogazione, con i morti che si ripetono, dell’obbligo del Pcto in favore dell’istruzione integrata”. (ANSA).

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