Whirlpool (Siena) diserta tavolo Mise. La Regione: “Precedente pericoloso, ora iniziative condivise”

C’erano tutti oggi al tavolo Mise degli stabilimenti italiani di Whirlpool convocato dal coordinatore della struttura di crisi, Luca Annibaletti. Due ministri, quello del lavoro Andrea Orlando e quello dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti; i rappresentanti sindacali dei lavoratori di Ancona, Varese, Siena e Caserta; le organizzazioni sindacali nazionali di categoria. Le Regioni interessate. La Toscana c’è con Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali.
L’azienda non si presenta. La ‘revisione strategica’ in corso, spiega una breve nota inviata dalla multinazionale statunitense, attende gli aggiornamenti sull’andamento del terzo trimestre e ogni ipotesi di discussione e di riunione è rinviata a dopo il 21 ottobre. “Un atteggiamento grave, gravissimo – stigmatizza Fabiani -; si ha la sensazione che ci si voglia far trovare davanti al fatto compiuto, per noi in Toscana si parla di circa 400 lavoratori. Come Regione Toscana chiediamo che si intraprendono anche dal lato istituzionale tutte le azioni per portare l’azienda al confronto. Lasciar passare un precedente come questo potrebbe essere pericoloso” rincara il consigliere.
Fabiani rivendica l’esperienza di questi anni al tavolo regionale dell’unità di crisi e nella partecipazione a quelli nazionali per le più importanti vertenze nella nostra regione. “Parlando con l’azienda potremmo spiegare come anche i passaggi più complessi possano essere gestiti, nella trasparenza, in collaborazione con istituzioni e organizzazioni sindacali, con maggiore intelligenza e in modo meno traumatico per tutti”.

Fonte: Toscana Notizie

Whirlpool: sindacati convocano coordinamento nazionale 3/10. Prosegue mobilitazione dopo assenza azienda al Mise

Dopo la decisione di Whirlpool di non presentarsi al tavolo convocato ieri dal Ministero dello Sviluppo economico “sono partiti in tutti gli stabilimenti italiani del gruppo i primi scioperi, con altissime adesioni”, si legge in una nota congiunta di Fim-Fiom-Uilm. “Faremo tutto ciò che possiamo per pretendere un confronto che dia voce ai legittimi interessi dei lavoratori e del nostro Paese. Per questo è stato convocato un coordinamento nazionale unitario lunedì 3 ottobre nel quale decideremo come proseguire nei confronti di Azienda e Governo”. Le parti sociali vogliono sapere “se Whirlpool venderà e in quel caso a chi venderà”, conoscere “il piano industriale di Whirlpool e del potenziale acquirente”. In più si chiederà al futuro Governo “di intervenire con ogni atto possibile a tutela dell’industria e dell’occupazione e di tutti i siti produttivi”. Fim-Fiom-Uilm ribadiscono come il settore degli elettrodomestici sia strategico per l’Italia e debba essere “salvaguardato”: “chiederemo di mettere in campo tutte le iniziative per proteggerlo dai rovesci della crisi che si sta abbattendo sull’Europa”. Le mobilitazioni proseguiranno, nelle forme che deciderà il coordinamento sindacale nazionale, “fino a che Whirlpool non avrà accettato un confronto reale e trasparente”, conclude la nota congiunta di Fim-Fiom-Uilm. (ANSA).

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