Troppe aggressioni subite nei treni, domani venerdì 9 settembre sciopero di capitreno, macchinisti e personale di assistenza a bordo. La Filt Cgil Toscana: “Situazione insostenibile, facciamo appello a aziende, istituzioni e Prefettura”
“Sciopero nazionale di 8 ore domani venerdì 9 settembre dalle 9 alle 17 di capitreno, macchinisti e personale di assistenza a bordo treno di Trenitalia, Italo, Trenord, Trenitalia Tper”. A proclamare la protesta unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa “per gravi eventi lesivi della sicurezza e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori”.
“Anche in Toscana la situazione per le aggressioni al personale sui treni non è più sostenibile. La salute e la sicurezza sul lavoro sono una priorità che deve valere anche per queste categorie – dice Monica Santucci, segretaria generale di Filt Cgil Toscana -. Chiediamo alle aziende di fare finalmente la propria parte, così come invitiamo anche le istituzioni a interessarsi della questione, si tratta di servizi per il pubblico in cui a rischio non c’è solo l’incolumità di chi lavora ma anche degli utenti. Facciamo appello infine alla Prefettura affinché si riprenda il filo del discorso avviato su come individuare soluzioni al problema. Che peraltro non riguarda solo il personale sui treni ma tutto il settore dei trasporti, dove non mancano aggressioni subite da lavoratori e lavoratrici in prima linea nelle stazioni, negli aeroporti e sugli autobus”.
“A tutt’oggi – denunciano le organizzazioni sindacali nazionali – non si è apprezzato alcun intervento da parte dei datori di lavoro (aumento delle risorse a supporto del personale di front line) e neanche una maggiore incisività da parte del legislatore rispetto alle proposte fatte dalle parti sociali (daspo trasporti, revisione della normativa in essere)”.
“La gravità e l’intollerabilità delle numerose e violente aggressioni – affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa nazionali – non consente indugi e necessita urgentemente di un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente prestano sui treni un servizio alla collettività”.