Ieri sciopero di quattro ore, dalle 14 alle 18, per i lavoratori degli aeroporti di Pisa e Firenze, con i sindacati in presidio davanti ai due scali per una mobilitazione indetta da Filt-Cgil, UilTrasporti, Usb, Ugl in supporto dell’astensione dal lavoro proclamata a livello nazionale. Fra i motivi dello sciopero regionale, spiegano i sindacati, il piano aziendale di esternalizzazione di Toscana aeroporti, che gestisce i due scali, per alcuni servizi quali la biglietteria a Pisa e la guida del mezzo Ambulift sia a Pisa che a Firenze. In seguito alla protesta, una cinquantina i voli saltati nei due scali tra arrivi e partenze: 24 su Pisa, 25 a Firenze si spiega dalla società di gestione.
PISA
“Abbiamo vertenze locali che non trovano sbocco nonostante i vari incontri – spiega Massimo Marino, segretario regionale Uil trasporti Toscana -, scioperiamo per mantenere caldi i temi ancora aperti che riguardano stabilizzazioni, sicurezza sul lavoro, sviluppo e futuro che chiediamo da molti anni”.
“Denunciamo ancora una volta la mancanza di personale – spiega Massimo Congiu della Fit Cisl Toscana Aeroporti Handling – ci sono lavoratori precari che lavorano in aeroporto da circa 15 anni e che adesso devono essere assunti”. La protesta riguarda anche tematiche nazionali.
“Il contratto dell’handling non viene rinnovato dal 2015 e non è accettabile perchè l’inflazione a due cifre colpisce tutti e la precarietà salariale non è accettabile in questo momento – spiega Francesco Innocenti della Filt Cgil Pisa – insieme a noi stanno scioperando anche gli addetti alla vigilanza aeroportuale che hanno un contratto fermo da 8 anni, è inaccettabile in un momento di ripartenza”. In programma nei prossimi giorni alcuni incontri importanti sia a livello nazionale che regionale. “Venerdì avremo un incontro con il governatore Giani e l’assessore Baccelli – spiega Marco Cecchi di Ugl Pisa – poi ci sarà il tavolo convocato dal ministro Giovannini. In crisi c’è tutta la filiera del trasporto aereo, c’è bisogno di attivare un faro sull’intero comparto”
FIRENZE
«Lo sciopero è andato molto bene – sottolinea Marco Chellini della Filt Cgil – in qualche reparto c’è stata un’adesione anche del 100%. Perché protestiamo? Le ragioni sono note. Diciamo basta alle esternalizzazioni, chiediamo che vengano coperte le carenze di organico con la stabilizzazione dei part-time storici.
E poi l’azienda deve intervenire sui carichi di lavoro che sono sempre più gravosi. Fino al 2019 quando il traffico di passeggeri aumentava venivano chiamati sempre stagionali professionalizzati che però negli ultimi due Passeggeri in attesa all’aeroporto di Peretola. Ieri sono stati cancellati una ventina di voli anni, con la pandemia, hanno trovato altri lavori. Oggi ci troviamo quindi a dover affiancare
e guidare del personale che non ha, non certo per sua colpa, le giuste competenze per certi servizi e tutto questo si traduce in un ulteriore aumento di lavoro per i dipendenti»
(fonte: La Nazione)