Lavorare meno, lavorare meglio. Marmo, a Carrara dopo quattro giorni di scioperi e manifestazioni arriva il pre-accordo tra sindacati e controparti per il rinnovo del Contratto integrativo provinciale del lapideo (interessati circa 2mila lavoratori).
Nicola Del Vecchio (segretario generale Cgil Massa Carrara): “Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario tramite nuovi permessi, aumenti salariali, più formazione. Un importante passo avanti. Abbiamo sostenuto con forza la necessità di una diversa redistribuzione della ricchezza che portasse nelle tasche dei lavoratori del settore cifre importanti visto che il settore è in ripresa”
Lavorare meno, lavorare meglio. Alle cave di marmo di Carrara sarà possibile grazie al nuovo contratto integrativo provinciale di Massa Carrara del lapideo (circa 2mila lavoratori interessati). Secondo la bozza di accordo, che aspetta ancora d’essere sottoscritta, i cavatori durante i mesi estivi avranno un tesoretto di 32 ore nelle quali potranno stare a casa o, in alternativa, saranno loro pagate in busta paga. Questa quota scende alla metà, 16 ore, per i lavoratori di laboratori e segherie. Inoltre la proposta sul tavolo prevede anche un aumento complessivo di 1.800 euro l’anno per i lavoratori del monte e di circa 1.500 per quelli del piano. Si è conclusa con questo risultato ieri sera una trattativa lunga e complicata che ha portato cavatori e operai guidati dai sindacalisti di Fillea-Cgil, Feneal-Uil e Filca-Cisl a una dura battaglia culminata con quattro giorni di sciopero, blocchi stradali e due grandi manifestazioni nel cuore della capitale del marmo. La giornata di ieri è cominciata ancora una volta prima dell’alba quando i primi gruppi di lavoratori hanno presidiato le strade di accesso al monte e gli ingressi delle segherie, alle 9 la protesta si è spostata davanti a Confindustria da dove è partito un corteo fino in municipio. Tra cori e bandiere i cavatori hanno sfilato in centro e sono stati ricevuti in Comune dalla sindaca Serena Arrighi. Nel pomeriggio la protesta si è poi spostata alla sede degli industriali dove dalle 15,30 è cominciato il confronto concluso a sera.
(fonte: La Nazione)
La firma del pre-accordo tra le parti (che decorre dal 1° gennaio di quest’anno) dovrebbe avvenire lunedì 18 luglio davanti al prefetto o domani nel nuovo incontro tra sindacai e controparti. Le parole di Nicola Del Vecchio, segretario generale Cgil Massa Carrara: “Lavorare meno, lavorare meglio. Con queste parole d’ordine ci siamo approcciati al rinnovo dell’integrativo provinciale del lapideo. Inizialmente ci hanno preso per visionari, poi ci hanno detto che non era possibile introdurre normativamente un elemento che riguardasse la riduzione di lavoro a parità di salario, dopo 4 giorni di sciopero e blocchi siamo riusciti a raggiungere un nostro grande obiettivo che rappresenta un cambio di paradigma importante per un settore da sempre caratterizzato da alti ritmi di lavoro. Anche gli industriali per la prima volta ci hanno detto che condividono la riduzione di lavoro a parità di salario e nell’integrativo provinciale sarà introdotto un meccanismo che, attraverso dei permessi speciali retribuiti, permetterà di ridurre l’orario per almeno 32 ore al monte e 16 al piano nei mesi che vanno da maggio a settembre. Dico almeno, non a caso, perché in quella sede abbiamo ottenuto la disponibilità alla sottoscrizione da parte industriale, con appositi accordi aziendali la riduzione per periodi maggiori che riguarderanno tutto l’arco estivo. Questo per noi era un punto importante visto che va nella direzione della qualità del lavoro, della sicurezza e della qualità della vita dei lavoratori, ma più in generale guarda anche alla sostenibilità nel medio e lungo periodo di un settore e di una materia che oltre ad essere un bene comune è anche finita e necessità di essere regolamentata. Abbiamo sostenuto con forza la necessità poi di una diversa redistribuzione della ricchezza che portasse nelle tasche dei lavoratori del settore cifre importanti visto che il settore è in ripresa. Anche su questo i punti raggiunti sono importanti: conferma dei 9 euro di presenza giornaliera, ottenimento di 3,4 euro giornalieri per assiduità lavorativa al monte e 2,5 euro al piano (che equivalgono ad ulteriori 17 euro al monte e 12,5 euro al piano), aumento di 200 euro della quota di welfare che si aggiunge ai 358 euro già ottenuti arrivando così ad una cifra di 558 euro, passaggio da 5,21 a 8 euro per i ticket restaurant (con un aumento netto per i lavoratori di circa 850 euro annui) e rimborso invece della quota mensa per chi ha la mensa aziendale al 95 % quando oggi era all’ 80% (che equivalgono a circa 300 euro annui), infine ma non meno importante il punto sulla cava scuola che per noi era fondamentale perché riteniamo che sia indispensabile un collegamento vero tra formazione e lavoro che permetta così di formare in anticipo le future generazioni di cavatori. A tutto questo si aggiunge la decorrenza dell’entrata in vigore, che se inizialmente era proposta a partire dal 1° gennaio 2024 adesso agirà retroattivamente dalla scadenza del precedente integrativo, ossia dal primo gennaio 2022.
Io credo che si tratti di un passo in avanti importante, certo avremmo voluto ancora di più, anche a fronte dei numeri di alcune aziende del settore ma quello che oggi è un minimo comune denominatore per tutte le aziende del comparto apuano, è comunque un risultato importante che potrà essere poi ulteriormente migliorato nei singoli accordi aziendali che la Fillea, assieme alle altre organizzazioni, già è pronta a negoziare.
Ho trascorso 5 giorni con i cavatori, dalle 4,30 del mattino fino a sera, ho vissuto con loro le tensioni e le arrabbiature, ho visto la loro determinazione e la loro fierezza negli scioperi, a dispetto di chi ha visto spesso chiusura e corporativismo in questa categoria ho trovato invece una spirito di solidarietà forte che ha visto fianco a fianco padri e figli, lavoratori più tutelati che scioperavano per coloro che invece vivono in una condizione lavorativa peggiore, ho visto unità e compattezza che sono certo sapremo mettere in campo anche in futuro, perché oggi per noi inizia un percorso che sarà lungo ma intanto abbiamo tracciato la strada. Adesso ci confronteremo in tutte le realtà per avere un mandato pieno alla sottoscrizione di questo preaccordo”.