Palp, la Fp Cgil Pisa: “Mettere in sicurezza i servizi sul litorale pisano ed aprire subito una task force, con le istituzioni e le associazioni di volontariato, per tracciare un percorso a salvaguardia dell’occupazione e delle professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici”
La necessaria ridistribuzione dei servizi fatti dalla PALP, alle altre associazioni di volontariato del territorio pisano, dovrebbe impegnare le istituzioni coinvolte a chiedere loro, anche un impegno a proporre opportunità occupazionali.
Altrettanto necessario, è tradurre velocemente il confronto e le manifestazioni di vicinanza arrivate ai lavoratrici ed alle lavoratrici, in proposte praticabili e credibili che nel più breve tempo possibile, compensino con la nascita di un nuovo soggetto, il tramonto di un’associazione che per tanti anni ha svolto un ruolo di straordinaria importanza per i cittadini, nonché un bacino occupazionale assai significativo.
La gravissima situazione che ha travolto l’associazione è una ferita profonda sul territorio, e un colpo durissimo all’occupazione, perché 18 lavoratori e lavoratrici, sono un numero davvero esorbitante per un’associazione di volontariato.
La progressiva e drastica riduzione del” corpo vitale” dei volontari, che l’associazione nel tempo ha scelto di compensare con l’assunzione di personale dipendente, e la difficile situazione che attanaglia tutto il terzo settore, per l’insufficienza di risorse destinate dalla Regione Toscana,
ha innescato un processo di consunzione, per l’inevitabile e prevedibile insostenibilità dei costi.
Abbiamo avuto informazione che recentemente il legale dell’associazione, ha formalizzato una relazione al Tribunale, affinché venga presa in carico la grave situazione della PALP.
Questo atto, da subito pone i lavoratori e le lavoratrici, in uno scenario di profonda incertezza, in quanto la situazione inedita che si sta configurando, al momento impedisce di capire sotto ogni profilo, quale prospettiva attende il personale e quale sia l’interlocutore per gli stessi lavoratori ed anche per il sindacato.
Su questo aspetto, sollecitiamo l’associazione a fare urgentemente chiarezza, in quanto i lavoratori hanno il diritto di sapere se devono lavorare, come, per quanto, chi li retribuisce, oppure cos’altro.
Auspichiamo che quanto di costruttivo e positivo possa essere messo in campo a favore dei lavoratori, avvenga in un contesto chiaro e nel quale tutti i lavoratori e lavoratrici, possano ritrovare una prospettiva di stabilità lavorativa.
Firmato: FP CGIL Pisa Sonia Antoni