Era-Mec (Lucca), Braccini (Fiom Cgil Toscana): “I datori di lavoro non possono fare anche i sindacalisti”

La Era- MEC, se davvero vuole aumentare i salari ai lavoratori, non ha bisogno di spiegare
chissà quali istituti contrattuali, ma basta che faccia un accordo con il sindacato per
migliorare le retribuzioni ed i diritti dei lavoratori, ma questo non ci risulta lo abbiano mai
voluto fare.
Invece, hanno ben pensato di convocare i lavoratori in una sede di un’associazione datoriale
a cui aderiscono pochissime imprese in Provincia di Lucca e, guarda caso, proprio pochi
giorni dopo che l’assemblea dei lavoratori aveva deciso all’unanimità di proclamare uno
stato di agitazione sindacale.
Per quanto riguarda invece il sistema informativo che l’azienda vanta, dove in questo caso
le informazioni vengono comunicate direttamente dal datore di lavoro ( pensate che
privilegio), appare un sistema che pensavamo superato nel tempo, ed invece riappare come
nulla fosse, come se i ‘padroni’ potessero fare anche i sindacalisti.
L’essenza stessa di un sindacato é rappresentata dalla contrattazione, che é fondata
sull’espressione autonoma e democratica di un altro punto di vista, quello del lavoro.
L’imprenditore non é libero di esercitare i suoi poteri direttivi, gestionali ed organizzativi in
modo da condizionare o influenzare i lavoratori nella loro libertà decisionale. Il datore di
lavoro é tenuto all’osservanza dei doveri di correttezza e buona fede e non deve mai
rinunciarvi.
Qualsiasi percorso che va oltre le normali relazioni sindacali, come nel caso della Era-MEC, abbiamo il dovere di contrastarlo, sia sindacalmente che legalmente, proprio perché lede la libertà e la dignità dei lavoratori.

Firmato: Massimo Braccini, segretario generale FIOM Cgil Toscana

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