Coinvolgere le “forze sociali nel percorso di autorizzazione delle opere finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione”. E’ quanto chiedono “con forza” i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Livorno e Grosseto al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani nella sua veste di commissario straordinario per il progetto del rigassificatore a Piombino. Secondo i sindacati, così si legge in una nota congiunta, “un giudizio compiuto sull’argomento” può “essere espresso solamente sulla scorta di un’attenta analisi delle istanze di autorizzazione che i soggetti interessati riterranno di presentare al commissario straordinario, in forza del decreto-legge 50/2022, e non sulla base di pregiudizi ideologici o di informazioni approssimative”. Inoltre l’interesse generale, “nel necessario contemperamento”, deve “essere ritenuto prevalente sugli interessi particolari, ovviamente garantendo sicurezza e tutela ambientale” e che “nella valutazione non si possa prescindere dall’emergenza nazionale che sta interessando gli assetti energetici del Paese né dall’urgenza di approntare al riguardo rapidi interventi”. I sindacati ritengono anche che “laddove si giungesse ad autorizzare progetti che prevedano impatti sul territorio di Piombino, debbano essere previste e concordate adeguate compensazioni, ovviamente nuove ed aggiuntive rispetto a quelle già ad oggi previste dagli accordi di p
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