Contrastare il caporalato e lo sfruttamento lavorativo, tutelare la formazione e l’inserimento dei lavoratori agricoli in cinque territori toscani. Con un’alleanza trasversale, civile e istituzionale, i Comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa e Impruneta, in accordo con Oxfam Italia ed Oxfam Intercultura, Arci Firenze APS, Flai CGIL Toscana, Flai CGIL Firenze, Cia Toscana Centro Firenze Pistoia Prato, Coldiretti San Casciano, attiveranno azioni concrete per sradicare dal settore agricolo l’illegalità. “Quella del caporalato e delle infiltrazioni criminali in agricoltura – è stato affermato – è una piaga che riteniamo inammissibile per un Paese civile come il nostro, dove gli strumenti finalizzati al lavoro agricolo di qualità ci sono, possono e devono essere messi in atto in modo più capillare”. Tra le misure, verrà promossa l’adesione alla rete del Lavoro Agricolo di Qualità, all’utilizzo dell’inserimento professionale dei lavoratori agricoli attraverso canali dei Centri per l’impiego, la fruizione della rete dei servizi civici, sociali, sanitari, legati alla mediazione interculturale, all’inclusione, alla sicurezza, alla previdenza e all’assistenza territoriale. Tra i punti salienti, l’incontro domanda-offerta di lavoro su canali istituzionali, la tutela dei diritti e rapporto diretto aziende-lavoratori, il coinvolgimento della polizia locale. (ANSA).
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