Autonomia differenziata nella scuola, Flc Cgil Toscana contro la bozza di legge quadro in materia: “L’istruzione deve rimanere esclusa da tali progetti e restare lo strumento per garantire su tutto il territorio nazionale uguali condizioni di emancipazione e cittadinanza”. Domani presidio di protesta a Roma
Dopo i drammatici anni della pandemia, che hanno dimostrato quanto sia importante il ruolo dello Stato nazionale e del suo sistema di Welfare, e nonostante la crescita esponenziale delle disuguaglianze sociali e territoriali, torna incredibilmente di attualità il tema dell’autonomia differenziata. In questi giorni è circolata una bozza di legge quadro in materia di attuazione dell’art. 116 della Costituzione, che dovrebbe accelerare il processo di riconoscimento di ulteriori forme di autonomia alle Regioni e che è stato accolto con valutazioni positive anche dal Presidente della Regione Toscana, nell’incontro recentemente avvenuto a Firenze con la Ministra degli Affari Regionali. La Flc Cgil Toscana ritiene invece che su un tema di così ampia rilevanza non si possa procedere senza prima aver promosso un ampio e serrato dibattito nel paese e in Parlamento, il quale, tra l’altro, dalla lettura delle bozze sarebbe relegato a un ruolo da comprimario, rispetto alle intese fra Stato e Regioni. Sempre dalla lettura delle bozze inoltre emerge che fra le materie di possibile regionalizzazione si trovano anche l’istruzione e la scuola. Ribadiamo la nostra ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi in tal senso: la scuola deve rimanere esclusa da tali progetti e restare lo strumento per garantire su tutto il territorio nazionale uguali condizioni di emancipazione e cittadinanza. Una delegazione della Flc Cgil Toscana parteciperà domani al presidio organizzato a Roma dal Tavolo per il “no” all’Autonomia Differenziata per richiedere lo stop a questo disegno di legge.
Firmato: Pasquale Cuomo segretario generale Flc Cgil Toscana
Su questo tema intervengono anche Emanuele Rossi, Segretario Generale FLC Cgil Firenze, “per sottolineare la presenza di docenti e personale Ata all’iniziativa di Roma”, e Giancarla Casini, della segreteria della Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze, la quale afferma che “la Cgil Firenze segue con attenzione e preoccupazione il percorso normativo volto a riconoscere maggiore autonomia alle regioni che lo richiedono, e contrasterà ogni ipotesi di frammentazione dell’unitarietà dei diritti civili e sociali fondamentali, nonché ogni provvedimento che produrrà la crescita dei divari territoriali e delle disuguaglianze, già ad un livello inaccettabile in tutto il paese e nella nostra realtà metropolitana”.
IL PRESIDIO DI DOMANI A ROMA
Domani mercoledì 22 giugno a Roma, in occasione dell’annunciato incontro tra la Ministra e i Presidenti di Regione di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, si terrà, davanti al Ministero per gli affari regionali e le autonomie in via della Stamperia 8, dalle 12.30 alle 15.00, un presidio pubblico promosso da. tavolo “No AD per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti”, composto da comitati, associazioni, sindacati, rappresentanti di partiti e parlamentari, per la richiesta di un ritiro immediato della bozza di DdL Gelmini trapelata nei giorni scorsi.