Sviluppo Toscana, Fisac Cgil e First Cisl lanciano l’allarme e chiedono un incontro alla Regione

Sviluppo Toscana: in attesa dei piani della Regione, i lavoratori a termine vanno a casa, a rischio in 10. Fisac Cgil e First Cisl lanciano l’allarme sulla “singolarità della situazione societaria” (tra le criticità, anche provvedimenti disciplinari e attività da remoto) e chiedono un incontro al presidente Giani e all’assessore Marras

Come noto, la Regione ha varato un piano per il riordino delle partecipate che – oltre alla cessione ai privati del controllo di Fidi Toscana – prevede il rafforzamento societario, di attività e di personale della società “in House” Sviluppo Toscana, 75 dipendenti, sedi a Firenze, Livorno, Massa, Piombino. In attesa della definizione dei piani industriali delle società e, per quel che riguarda Sviluppo Toscana, del rinnovo degli organi societari (l’Amministratore Unico è da tempo scaduto e in prorogatio), giungono a scadenza i contratti a termine di dieci lavoratori (alcuni sono già scaduti già nei mesi scorsi), si aprono numerosi e incomprensibili procedimenti disciplinari, con deterioramento del clima interno tale da portare a tre uscite per dimissioni negli ultimi due anni, non si danno risposte alle legittime richieste dei lavoratori sulla attività da remoto – a nostro giudizio – in palese violazione del Contratto nazionale. Vista l’assoluta singolarità della situazione societaria, abbiamo provveduto a richiedere al Presidente a Giani e all’Assessore Marras un incontro urgente al fine di discutere delle prospettive dell’azienda, responsabile tra le altre attività del controllo e dell’istruttoria dei fondi comunitari e della sorte di lavoratori altamente professionalizzati che hanno svolto periodi di alcuni anni come precari e che non possono vedere interrotto il loro rapporto di lavoro in modo burocratico. Si terranno assemblee dei lavoratori per la valutazione di successive opportune azioni.

Firmato: Fisac Cgil, First Cisl, Rsa

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